Il cecchino di Guidonia è tornato “a casa”

Cronaca

lunedì 28 aprile 2014

Il cecchino di Guidonia è tornato “a casa”

Fa discutere il permesso premio concesso all’autore della strage del 2007

Un ritorno a casa, solo un permesso per Pasqua, nel luogo dove il 3 novembre 2007 aveva seminato il terrore sparando dal suo terrazzo. Due morti (la guardia giurata Luigi Zippo e Pino Di Gianfelice, proprietario di un negozio di tatuaggi) e 17 feriti il bilancio di quella terribile strage. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, Angelo Spagnoli è riapparso in via Fratelli Gualandi suonando al portone della Asl.

I PERMESSI “PREMIO” – Spagnoli alla fine del processo era stato assolto perché incapace di intendere e volere. E il tribunale ne aveva disposto il ricovero in un ospedale psichiatrico giudiziario per dieci anni. Da allora Spagnoli riceve permessi premio in occasione delle festività. Quella di giovedì non è stata la prima apparizione dunque.

ASSOLUZIONE PER I FAMIGLIARI – Erano state rinviate a giudizio per omicidio colposo, lesioni colpose e concorso in detenzione illegale di armi. Il Tribunale le ha assolte. Di fatto la strage di Guidonia del 2007 resta senza colpevoli. Sette anni di attesa per avere giustizia.

I FATTI – Era il 3 novembre del 2007. Angelo Spagnoli, soprannominato il “cecchino” sparò 50 colpi che colpirono a morte Giuseppe Di Gianfelice, 46 anni, che si era fermato solo per segnalargli un incendio in terrazza, e una guardia giurata, Luigi Zippo. Sette persone rimasero ferite una dopo l’altra solo perchè avevano cercato di portare soccorso. Nel 2010 si apre il processo e Angelo è stato giudicato incapace di intendere e di volere. Per lui fu disposta la misura di sicurezza in ospedale.

http://www.cinquequotidiano.it/cronaca/hinterland/2014/04/28/il-cecchino-guidonia-tornato-casa/

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