Razzia al Camiciaio: «Basta, ora chiudo»

Cronaca

30 marzo 2014

Razzia al Camiciaio: «Basta, ora chiudo»

Svuotato il negozio di Pontecorvo, il titolare lascia. Altri due colpi: al Bocconcino di via Bembo e alla ferramenta Cecchinato

di Alice Ferretti

Tre nuove spaccate nella notte. All’indomani del vertice in Prefettura, i predoni hanno colpito a Pontecorvo, in via Bembo e in via Guizza. Nel mirino ancora una volta le attività commerciali. I ladri hanno fatto irruzione nel negozio di camicie e accessori “Il Camiciaio” di piazzale Pontecorvo 3, alla gastronomia pugliese “Il Bocconcino” di via Bembo 64, e alla ferramenta “Cecchinato” di via Guizza 215. Sempre le stesse le modalità d’azione per i tre furti. I malviventi con un piede di porco forzano il telaio delle porte d’ingresso dei negozi, riuscendo in questo modo a rimuovere completamente il vetro e ad aprirsi il varco per entrare e fare razzia. Ad intervenire in seguito ai furti, i carabinieri a Ponte Corvo e la polizia in via Bembo e alla Guizza.

E intanto i negozianti si difendono come possono: «Negozio appena derubato: passate oltre», è l’avviso affisso dai titolari alla legatoria di via San Francesco, colpita dai ladri pochi giorni fa.

“Il Camiciaio”. «Questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Dopo 25 anni di attività chiudo. Se dopo tanto lavoro dobbiamo essere ripagati così non ne vale proprio la pena». Sono le parole del titolare del negozio Silvano Faggin, che dall’8 febbraio scorso da via del Santo ha trasferito la propria attività a Pontecorvo. Che prosegue: «Hanno portato via quindici camicie da 70 euro l’una e tre borse da donna, per un valore non inferiore ai mille euro. Senza contare i soldi che dovrò spendere per sistemare la porta. In questo periodo di crisi un colpo del genere pesa non poco».

I malviventi oltre a rubare la merce, hanno aperto anche la cassa del negozio che però hanno trovato vuota. «Ultimamente vista l’aria che tira non lascio mai soldi in cassa», continua il titolare, avvisato del furto ieri mattina dal vicino edicolante. «Mi ha chiamato alle 7.15 vedendo il vetro del negozio smontato. Quando sono arrivato c’erano già i carabinieri che stavano effettuando i rilievi».

“Il Bocconcino”. Nel caso della gastronomia pugliese di via Bembo, aperta da appena tre mesi, i predoni si sono avventati unicamente sulla cassa, tagliando i fili e asportando completamente il cassetto, dove all’interno c’erano circa 350 euro. «È suonato l’allarme collegato con la vigilanza privata che attorno alle 4.15 ha avvisato noi e anche la polizia», racconta il titolare, Luca Decenvirale. «Un vicino di casa sentendo dei forti rumori si è affacciato dalla finestra e ha visto due persone, probabilmente dell’est Europa, scappare a piedi, una in direzione di via del Commissario, l’altra verso la fine di via Bembo. Erano due uomini magri, non molto alti e con il volto scoperto».

E mentre il titolare racconta del furto subìto, alla gastronomia arriva una signora che abita nelle vicinanze e che lo avvisa di aver trovato in via Telesio, laterale di via Bembo, il cassetto del registratore di cassa asportato. Immediatamente viene avvisata la polizia che giunta sul posto reperta i pezzi della cassa per portarli poi ad analizzare, nella speranza di trovare qualche impronta degli autori del furto.

“Cecchinato” ferramenta. Bottino di 200 euro al negozio di ferramenta e utensili di via della Guizza. La merce non è stata toccata. «Siamo un negozio storico, aperto dal 1958 e questa è la prima volta che subiamo un furto», dice il titolare, Sergio Cecchinato.

http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2014/03/30/news/razzia-al-camiciaio-basta-ora-chiudo-1.8952285

Razzia al Camiciaio: «Basta, ora chiudo»ultima modifica: 2014-03-31T10:45:06+02:00da sagittario290