Compiano dà l’addio a barche e auto di lusso: il suo tesoro va all’asta

Cronaca

29 marzo 2014

L’INCHIESTA

Compiano dà l’addio a barche e auto di lusso: il suo tesoro va all’asta

Serviranno a ripianare il buco della Nes. E lui se ne va in Smart

VILLORBA (Treviso) – A volte gli imperi crollano anche così. Con le bisarche che portano via i bolidi da centinaia di migliaia di euro e l’ex patron che se ne va al volante di un’anonima Smart. È successo venerdì, a sei mesi dalla scoperta della voragine nei conti della North East Services, quando è cominciato il dissequestro dei 400 motori e delle 70 barche di Luigi Compiano, accusato dalla procura di Treviso di averli acquistati con i soldi sottratti dal caveau di Silea in cui erano custoditi gli incassi di banche e supermercati, clienti della sua società di trasporto valori e vigilanza armata. Mai visto prima d’ora, il tesoro stoccato nella zona industriale di Villorba sarà venduto all’incanto. Le attività dell’istituto aste giudiziarie e della guardia di finanza di Treviso sono andate avanti per tutta la mattinata, nei vari capannoni in cui sono stoccate in particolare le auto. Di lusso e da città, esemplari d’epoca e modelli all’ultimo grido, sobrie berline e stravaganti pickup. A vederle così, tutte insieme l’una dopo l’altra, più che la manifestazione di una passione le vetture di proprietà della Nes sono apparse piuttosto la dimostrazione di un’ossessione. E a guardare per l’ultima volta «la roba», accatastata al di là dei basculanti protetti dai sigilli, c’era anche Compiano.

Probabilmente lo spettatore principale, ma sicuramente anche l’osservato speciale, del disfacimento di una potenza. Appesantito rispetto all’ultima apparizione, quella della fuga in macchina dal tribunale dopo l’interrogatorio, l’ex presidente del gruppo di famiglia ha seguito passo passo gli operatori e i finanzieri. «Aveva un’aria decisamente spavalda – ha raccontato un testimone – come di uno che, nonostante tutto, vuole continuare ad andare all’attacco. A più riprese ha chiesto che nei magazzini entrassero solo le persone autorizzate, come se ce ne potessero essere delle altre». Prima che terminasse l’attività, Compiano è uscito. Pantaloni bianchi e barba candida, sempre più folta e più lunga, l’imprenditore teneva in mano un ombrello e una borsa, quando ha raggiunto la sua auto. Quella che gli è rimasta, una modesta Smart. Cappellino in testa e cellulare all’orecchio, l’industriale non ha disdegnato un fuoristrada sull’aiuola, pur di sfuggire ai cronisti. O forse anche per non veder più partire i suoi gioielli, oltretutto sotto gli occhi di tanti curiosi, in gran parte dipendenti delle aziende vicine che hanno pure immortalato con i loro smartphone le scene a cui mai avrebbero pensato di dover assistere. Sui camion dell’autosoccorso Fontebasso sono stati caricati i primi 15 lotti, un tripudio di Mercedes, Bmw, Volvo, Audi, Land Rover, Chevrolet, Buick. Ma anche Fiat, tra cui una 500 Abarth ed una modesta Panda. Vetture spesso con pochi chilometri, anche soltanto cinquemila. «Sono state dissequestrate e saranno vendute all’asta – ha spiegato il commissario straordinario Sante Casonato – per rifondere almeno in parte il passivo della sola Nes». Per ora i creditori sono 450 e hanno presentato un conto da 108 milioni di euro.

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Compiano dà l’addio a barche e auto di lusso: il suo tesoro va all’astaultima modifica: 2014-03-30T11:15:47+02:00da sagittario290