Politica
martedì 25 febbraio 2014 – 14:56
Sicurezza: “Ottimizzare le forze dell’ordine, senza ronde o vigilanza privata”
Piacenza – Il Pd decide di fare il punto sulla situazione sicurezza e criminalità a Piacenza. Venerdì prossimo, 28 febbraio, alle 18 nella sede di via Martiri della Resistenza il partito organizza un incontro con ospite l’ex questore di Piacenza Piero Innocenti, il sindaco Paolo Dosi e Antonio Mumolo, presidente di Avvocato di strada Onlus.
“L’obiettivo – spiega Andrea Tagliaferri del Pd – è analizzare la situazione piacentina senza preconcetti e pregiudizi, lontani dagli allarmismi. Da una parte dobbiamo affrontare la questione delle nuove povertà e della crisi economica che coinvolge Piacenza come il resto del Paese e i possibili legami con la criminalità. Dall’altra dobbiamo analizzare ciò che può fare la politica. Abbiamo voluto appositamente organizzare questo convegno lontano da qualsiasi elezione anche per evitare strumentalizzazioni e affrontare il tema nel modo più laico possibile”.
Alla presentazione ha partecipato anche l’ex questore Innocenti che non ha voluto anticipare nulla in merito al suo intervento. Ha voluto però ribadire un concetto: “Le forze dell’ordine sono oggetto di una reale carenza di organico, ma sono comunque le uniche risorse atte a garantire la sicurezza dei cittadini e il monitoraggio delle strade. E’ necessario dunque saper organizzare in modo saggio e funzionale le risorse a disposizione: non è lecito e nemmeno utile delegare le funzioni in tema di sicurezza agli istituti di vigilanza privata o ai cittadini civili”.
Il riferimento, nemmeno troppo velato, è alle ronde organizzate in certi comuni della provincia o da alcuni movimenti politici. Innocenti si dice critico anche nei confronti del protocollo recentemente firmato in Prefettura a Piacenza che ufficializza una collaborazione tra forze dell’ordine e vigilanza privata: “E’ l’articolo 117 della Costituzione che lo dice – chiosa Innocenti – la tutela della sicurezza spetta allo Stato nelle sue varie articolazioni, Prefettura, Questura ecc. Le risorse sono diminuite, è vero, ma il coordinamento tra le varie forze resta l’unica soluzione e certamente la più funzionale”.