Tre della banda del Correr finiscono ancora nei guai

Cronaca

09 gennaio 2014

Tre della banda del Correr finiscono ancora nei guai

I carabinieri hanno scoperto gli autori di quattro furti tra Venezia e Mestre Sono gli stessi che stavano organizzando di portare via alcune opere d’arte

di Giorgio Cecchetti

Terza ordinanza di custodia cautelare, questa volta agli arresti domiciliari, per il 51enne mestrino Fabio Venier, ritenuto responsabile di quattro furti consistenti in altrettanti esercizi commerciali di Venezia e Marghera. Venier era finito in manette per la prima volta il 23 maggio dello scorso anno con due complici per due rapine, ai supermercati “Prix” e “Di Più” di Marghera, ma grazie alle intercettazioni era venuto alla luce il progetto della banda di compiere un furto al Museo Correr, dove avrebbero dovuto trafugare opere d’arte grazie alla collaborazione di una dei tre, la guardia giurata 55enne Daniela Biasioli, la “talpa” che dava indicazioni e suggerimenti sui luoghi da svaligiare, che lei conosceva perchè ci aveva lavorato.

A compiere i nuovi arresti i carabinieri del Nucleo investigativo, che hanno raccolto le dichiarazioni di tutti gli arrestati precedenti e hanno cercato e trovato i riscontri necessari al pubblico ministero Laura Cameli a chiedere e al giudice delle indagini preliminari Barbara Lancieri a firmare le tre nuove ordinanze di custodia cautelare.

Oltre a Venier, riguardano la 23enne Martina Tiozzo, anche lei già arrestata nel maggio dello scorso anno, e Valerio Dall’Acqua, 37 anni di Marghera, che ha l’obbligo di dimora nel Comune di residenza e il divieto di uscire di casa durante le ore notturne. Stando alle dichiarazioni di chi ha collaborato, i furti messi a segno e di cui non erano ancora noti gli autori sarebbero stati commessi tra la primavera e l’estate di due anni fa. La notte del 22 marzo di quell’anno era stata svaligiata la tabaccheria a due passi dal Ponte dei Greci, i ladri avevano portato via sigarette, ricariche telefoniche, gratta e vinci per un valore di circa quindicimila euro. Il 18 maggio era toccata alla Tabaccheria “Orovich” di via Trieste, a Marghera, anche là un colpo da circa quindicimila euro tra sigarette, ricariche telefoniche e gratta e vinci. Il 3 giugno, sempre durante la notte, erano state ripulite le slot machine del bar “Mio” alla Tana di Castello, al civico 1820. Infine, i ladri erano tornati sui loro passi e avevano derubato di altre cinquemila euro, il 5 giugno dello stesso anno la tabaccheria “Orovich” di Marghera. Oltre ai tre arrestati per primi nel maggio dello scorso anno e a Dall’Acqua, coinvolti in questi furti, secondo le accuse, facevano parte pure la 52enne di Marghera Francesca Panisson e Marco Vidal, 28 anni di Burano. La prima avrebbe partecipato alla rapina al supermercato “Di Più”, facendo da “palo”, il secondo a quella del “Prix”, durante la quale venne sequestrato il direttore.

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