Cronaca
15 gennaio 2014
Serie di furti di rame in un’azienda: arrestati i due vigilantes notturni
Voghera, i due agivano di notte e per non farsi scoprire avrebbero manomesso la videosorveglianza. In un anno sparite 35 tonnellate per 200mila euro
di Nicoletta Pisanu
Voghera, 15 gennaio 2014 – Un furto da centinaia di migliaia di euro, messo a segno da chi veniva pagato per tenere lontani i ladri. Due vigilantes di Verbania, impiegati alla cartiera di Voghera, sono stati denunciati dai carabinieri per aver depredato oltre 35 tonnellate di rame, per un valore di 200mila euro, e aver inflitto all’azienda danni per 1 milione e 700 mila euro. I furti sono stati compiuti dal 13 gennaio 2012 fino all’ottobre dello stesso anno. L’impresa Project spa, società che gestisce la vecchia cartiera di strada per Silvano Pietra numero 20, ha sporto denuncia ai Carabinieri per cercare di capirne di più dei continui furti di rame che avvenivano nello stabilimento.
Il 53enne M.G. e il 42enne M.V. erano stati assunti per svolgere funzione di guardiani notturni dell’azienda, al fine di prevenire eventuali incursioni di malviventi. Ma i due, secondo l’accusa, sfruttavano l’orario di lavoro per saccheggiare il capannone. Rubavano il rame ovunque, una volta avrebbero anche scassinato un quadro elettrico distruggendolo completamente, per portare via tutti i cavi in oro rosso che conteneva.
Il prezioso materiale veniva poi caricato su furgoni e trasportato in un luogo sicuro. Al mattino, quando il furto veniva puntualmente scoperto, loro riferivano di non aver visto nulla di sospetto. Le indagini sono durate a lungo. Sembra infatti che i due agenti della sicurezza avessero anche manomesso alcune prove, per esempio facendo sparire alcuni filmati della videosorveglianza, per non essere scoperti.
Tuttavia la verità è venuta a galla, incrociando le testimonianze di chi in diverse occasioni li aveva notati intenti a caricare i camion nottetempo. Spesso, inoltre, in caso di furto non erano presenti segni di effrazione: del resto i due avevano libero accesso a tutta la struttura. I due uomini sono crollati di fronte ai carabinieri, confessando ogni responsabilità. L’accusa nei loro confronti è di furto aggravato in concorso continuato. Il 53enne, oltretutto, ha precedenti di polizia per reati contro il patrimonio: sembra che già in passato, quando si dedicava alla sicurezza privata per conto di un’agenzia diversa da quella attuale, avesse perpetuato furti e addirittura rapine, fatti che gli erano costati anche l’arresto.
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