Pattadese nella borsetta, nei guai giudice onorario di Sassari

Cronaca

10 gennaio 2014

Pattadese nella borsetta, nei guai giudice onorario di Sassari

Il coltello è stato scoperto dal metal detector all’ingresso del tribunale. Saranno i magistrati della Procura della Repubblica di Roma a seguire il caso

SASSARI. Una giovane donna è stata denunciata perché trovata in possesso di un coltello tipo “pattadese”. E fin qui non ci sarebbe (quasi) nulla di strano se non fosse che la “donna” denunciata è un giovane giudice onorario, incappata in quelle forche caudine che sono i metal detector che lo scorso anno sono stati installati all’ingresso del palazzo di giustizia.

L’episodio risale a qualche giorno fa quando la giovane giudice si è presentata all’ingresso del tribunale per una normale giornata di udienza. Per chi lavora in tribunale (giudici, impiegati, avvocati) è possibile evitare le lungaggini del metal detector passando per i tornelli girevoli che però si aprono solo con il bedge, magico rettangolino plastificato, del quale si sono dotati tutti quelli che lavorano a palazzo di giustizia. E quando ci si dimentica il bedge a casa, allora il passaggio all’interno del metal detector è un obbligo. Al quale non può sottrarsi nessuno, come ben sanno giudici, avvocati, impiegati. Anche se conosciuti dagli uomini del cooperativa di vigilanza alla quale è stato affidato il servizio di sicurezza.

Una prassi ben conosciuta anche dalla giovane donna che, probabilmente per essersi dimenticata il bedge a casa, si è infilata tranquillamente nei cilindri del metal detector dopo aver depositato la borsa all’interno dei contenitori che poi vengono passati ai raggi X. E si può solo immaginare la sorpresa della guardia giurata che controllava il monitor, quando sullo schermo si è “materializzata” la forma inconfondibile di un coltello a serramanico. Qualche secondo di tensione per capire a chi apparteneva quella borsetta, e poi la sorpresa nel vedere la giovane giudice uscire dal cilindro del metal detector.

La frittata era ormai fatta e agli uomini della sicurezza non è rimasto altro da fare che segnalare l’accaduto alle forze dell’ordine e alla procura della repubblica. Segnalazione che subito è stata trasmessa alla procura della repubblica di Roma, competente per tutte le vicende giudiziarie che coinvolgono i magistrati sardi.

Il sistema di controllo installato all’ingresso del tribunale non è mai stato molto amato da chi lavora a Palazzo Giustizia. E quando il metal detector era stato attivato, la primavera scorsa, non erano mancate le polemiche e le proteste da parte del personale che opera negli uffici giudiziari e da parte degli avvocati poiché il programma di controllo aveva alcune criticità (subito corrette) che avevano causato più di un disagio alle persone regolarmente dotate di bedge che però non venivano riconosciuti dai lettori ottici. E questo obbligava un po’ tutti, anche se con il bedge in mano, a passare per il controllo del metal detector. Che però, per la sfortunata giudice onorario, stavolta ha funzionato benissimo. (p.s.)

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Pattadese nella borsetta, nei guai giudice onorario di Sassariultima modifica: 2014-01-11T11:00:49+01:00da sagittario290