Giannatempo su assalto a portavalori: “Basta sottovalutare criminalità di Cerignola”

Cronaca

28 gennaio 2014

Giannatempo su assalto a portavalori: “Basta sottovalutare criminalità di Cerignola”

CERIGNOLA – “Sottovalutata la criminalità di Cerignola, siamo sempre più soli”. Così il sindaco Antonio Giannatempo commenta l’assalto al portavalori in pieno centro.

“Quanto avvenuto ieri mattina nel centro della nostra città dimostra, per l’ennesima volta, che la malavita locale ha lanciato una sfida alle forze dell’ordine e alle istituzioni alla quale bisogna dare delle risposte tali da non apparire semplici palliativi”.

Così il sindaco di Cerignola, Antonio Giannatempo, commenta l’assalto, da parte di alcuni malviventi, ad un furgone portavalori davanti alla filiale di corso Aldo Moro della Banca San Paolo – Banco di Napoli, a pochi passi dal parco della Mezzaluna e a 150 metri dal Commissariato di Pubblica Sicurezza.

Colpi di kalashnikov sparati contro il portavalori, una guardia giurata colpita alla testa e rimasta ferita, 2 suoi colleghi in stato di shock curati dai sanitari dell’ospedale ‘Tatarella’, terrore tra i passanti.

Scene di vera follia, con i banditi che non hanno esitato a colpire nel centro della città, in pieno giorno, dopo le innumerevoli scorribande nelle autostrade di tutta Italia e sulle strade provinciali e statali della Puglia di cui si sono resti protagonisti negli ultimi anni criminali cerignolani.

Non si contano più i reati compiuti dall’esercito malavitoso a Cerignola e fuori: una varietà di crimini da lasciare senza fiato, per cui, sottolinea il primo cittadino, “sbaglia di grosso chi, con una testardaggine che rasenta l’ottusità, continua a ritenere che da queste parti non vi sia nessuna emergenza da affrontare. I cani sciolti sono migliaia, e possono essere in certi casi più pericolosi delle grosse organizzazioni criminali che fondano il loro potere sul controllo militare del territorio”.

L’esiguità degli organici delle forze di polizia è ben nota, come la scarsità di mezzi a loro disposizione. “La sottovalutazione della portata del fenomeno criminale a Cerignola sta diventando insopportabile per la gente onesta di questa città e per chi è stato chiamato ad amministrarla – aggiunge Giannatempo -. Non si contano le richieste da noi avanzate a chi di dovere di far avanzare il commissariato di Cerignola al primo livello, il che consentirebbe un rafforzamento degli organici.

Le risposte sono sempre le stesse: non ci sono soldi. Io chiedo che ci si sforzi di trovarli, questi soldi. La criminalità ha capito bene la situazione, sa che sono troppo poche le pattuglie che controllano il territorio del terzo comune più esteso d’Italia e che offre innumerevoli vie di fuga ai malintenzionati. Colpisce con azioni criminose che sono veri e propri sberleffi destinati a chi gestisce l’ordine pubblico.

Non ne possiamo più, e ci sentiamo sempre più soli. Mi auguro che il Viminale rifletta sulla gravità della situazione venutasi a determinare e modifichi radicalmente le sue strategie nel contrasto alla criminalità in Capitanata. Vanno benissimo i continui blitz per porre fine alle faide degli allevatori sul Gargano, ma scendendo a valle non si arriva in Svizzera”.

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