Sicurezza: rinnovata collaborazione tra forze ordine e vigilanza privata

Attualità

17 Dicembre 2013 – 17:54

Sicurezza: rinnovata collaborazione tra forze ordine e vigilanza privata

(ASCA) – Roma, 17 dic – ”Intensificare la collaborazione tra le Forze di Polizia, la Polizia locale e gli Istituti di vigilanza privata, sviluppando un sistema di sicurezza integrato, nei compiti di osservazione, raccolta e trasmissione di informazioni di particolare utilita’, ai fini della prevenzione e repressione della criminalita”’.

E’ quanto prevede il protocollo ‘Mille occhi sulla citta” il cui rinnovo per i prossimi tre anni e’ stato siglato oggi al Viminale alla presenza del viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico, del sindaco di Modena e vicepresidente dell’Anci, Giorgio Pighi, e dalle organizzazioni di rappresentanza degli Istituti di vigilanza privata.

In sostanza, i vigilantes che gia’ operano sui territori perche’ ingaggiati da committenti privati, condividono tempestivamente le informazioni con le forze dell’ordine ed eventuali segnalazioni di fenomeni rilevanti: una ”sinergia particolarmente importante alla luce dei reati predatori violenti in crescita, dovuti anche alla situazione economica che viviamo”, come e’ stato spiegato nel corso della cerimonia di firma.

”Il protocollo – ha sottolineato il vicepresidente dell’Anci, Pighi – richiama esplicitamente nel testo i principi costituzionali di coordinamento e sussidiarieta’ orizzontale, introdotti con la riforma del Titolo V della Carta fondamentale, in base ai quali si passa dalla semplice collaborazione alla corresponsabilita’, nel quadro della cosiddetta ‘sicurezza urbana integrata”’.

Nelle province che nel primo triennio di applicazione hanno aderito al protocolllo ‘Mille occhi’, sono state circa 18.600 – sulle 48.000 censite in Italia – le guardie giurate armate che hanno partecipato alla collaborazione con le forze dell’ordine.

”I loro poteri non vengono ampliati, ma continuano ad esercitare le loro funzioni in base agli obblighi espressamente previsti dalla legge vigente”, ha illustrato il viceministro dell’Interno. Bubbico ha poi precisato che questa forma di collaborazione ”non comporta oneri per i contribuenti, in quanto le guardie giurate operano su committenza privata”. Cosi’, gli Istituti di vigilanza privata, pur non percependo alcun compenso aggiuntivo, ”guadagnano in termini reputazionali poiche’, senza alcun onere aggiuntivo, si vedono riconosciuto un ruolo di utilita’ per l’interesse generale”.

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