Cronaca
17 dicembre 2013
Sequestrate due società di vigilanza: arrestati i prestanomi
Operazione dei carabinieri nell’ambito di una un’indagine a carattere nazionale coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli
Ammontano a 30 milioni di euro i beni sequestrati dai carabinieri del nucleo investigativo di Caserta ai 9 destinatari delle ordinanze emesse dalla Dda di Napoli per intestazione fittizia di beni per favorire il clan Belforte. Sotto sequestro 24 società, 68 veicoli, 6 terreni, 7 appartamenti, 2 ville, 7 autorimesse e 3 fabbriche industriali. Beni dislocati su tutto il territorio nazionale e in Lussemburgo appartenenti sia a società di pulizie che di vigilanza privata. Emersi anche 161 rapporti bancari, che non rientrano nella stima dei 30 milioni di euro, ancora oggetti di accertamenti e al momento congelati.
Tra le quote societarie sequestrate, anche quelle di una delle piu importanti società di vigilanza privata livornesi: la Federpol di Rosignano Marittimo e la Silpress di Livorno.
In questo contesto, i militari del comando provinciale di Livorno hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Carlo Chiaese, nato a Marcianise, classe ’65, residente a Cecina, proprietario fittizio della società di vigilanza “Fedelpol s.r.l.” . I carabinieri hanno anche proceduto al sequestro dei beni intestati alla stessa “Fedelpol s.r.l.”, in particolare di 5 conti correnti e 4 mezzi.
A Livorno i militari hanno sequestrato beni intestati alla “Silpress Vigilanza s.r.l.”, il cui titolare, Domenico Di Carluccio, nato a Marcianise nel 1965 è stato arrestato a Caserta .