Le guardie giurate in servizio all’Amiu Trani proclamano lo stato di agitazione

Cronaca

Domenica 1 Dicembre 2013 ore 12.24

TRANI

Le guardie giurate in servizio all’Amiu Trani proclamano lo stato di agitazione

I lavoratori lamentano una paga ridotta e problemi di sicurezza

REDAZIONE TRANIVIVA

Tornano a proclamare lo stato di agitazione le guardie giurate in servizio presso l’azienda di igiene urbana tranese: si tratta di sette tesserati della Cgil Filcams Bat che operano servizi di sicurezza presso l’Amiu Trani. Le guardie giurate lamentano il versamento di contributi inferiori al 30% della paga base prevista da contratto da parte dell’azienda che ha ottenuto l’appalto per la vigilanza delle strutture dell’ex municipalizzata, la Sicurcenter spa di Palermo. Per i servizi svolti (ridotti a 5 ore al giorno) le guardie giurate riceverebbero da diversi mesi solo la paga base, priva di qualsiasi voce integrativa riferita a festività e straordinari. Alcune inadempienze contrattuali, secondo i lavoratori coinvolti, sarebbero state perfino accertate dalla stessa Amiu.

I sette lavoratori lamentano anche il mancato rispetto di alcuni obblighi relativi alla sicurezza, come la formazione prevista (articolo 37 d.lgs 81/08) per il rappresentante dei lavoratori e per le restanti guardie. «A chi opera nella discarica Amiu – spiegano i lavoratori – non vengono applicate misure di tutela e prevenzione derivanti dal rischio chimico o da agenti biologici. La sorveglianza sanitaria effettuata è stata pressoché generica, limitata alla rilevazione della pressione sanguigna, della frequenza cardiaca ed esame spirometrico, non tenendo conto delle disposizioni dettate dalla legge (articolo 41 d.lgs 81/08) che riconosce validi gli esami clinici e biologici e indagini diagnostiche proporzionate al rischio di un lavoro effettuato in una discarica di rifiuti».

Le guardie lamentano inoltre l’utilizzo di un sistema di comunicazione radio inadeguato: «Le postazioni di vigilanza non sono provviste di un adeguato sistema di allarme che utilizzi i ripetitori radio, così come in passato avveniva con gli Istituti di vigilanza che hanno gestito l’appalto, ma si avvale di un dispositivo “push to talk” che utilizza il sistema GSM, come un normale telefono cellulare e che dunque in diversi punti non è supportato dalla copertura della rete necessaria per il suo corretto funzionamento».

Tutti problemi imputabili, secondo i lavoratori, all’affidamento di gare con il sistema dei ribassi. «La Sicurcenter è inadempiente e le stesse problematiche – concludono – si riproporranno con i servizi di sorveglianza dei beni del Comune di Trani».

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Le guardie giurate in servizio all’Amiu Trani proclamano lo stato di agitazioneultima modifica: 2013-12-02T11:30:14+01:00da sagittario290