Uccise rapinatore, vigilantes rischia 14 anni. Complici: “Sparò ad altezza d’uomo

Cronaca

28 novembre 2013

Uccise rapinatore, vigilantes rischia 14 anni. Complici: “Sparò ad altezza d’uomo

LECCE – Sembrava una rapina come tante. Già, sembrava. Qualcosa non è andata come sarebbe dovuta andare e, così, si parla di omicidio. Colposo? Non si sa. Pare. Di certo è che il sostituto procuratore Carmen Ruggiero ha chiesto 14 anni di reclusione per il vigilantes che sparò ad uno dei rapinatori, uccidendolo.

Il fatto risale al 24 gennaio 2007, quando 2 auto, una Lancia ‘Y10’ e una Fiat ‘Panda’, con a bordo 4 malviventi, sfondarono l’ingresso del bar della stazione di servizio Q8 sulla Lecce-Brindisi, all’altezza dello svincolo per Campi Salentina. I 4 portarono via alcune stecche di sigarette e denaro contante.

Il furto, però, ben presto sfociò nel sangue, anzi in tragedia. Infatti, quando suonò l’allarme installato nella stazione, accorsero 2 guardie giurate, Crocefisso Martina, unico imputato, e Francesco Colofeo, prosciolto. Uno dei rapinatori, Marco Tedesco, 28enne di Torchiarolo, venne raggiunto da un proiettile, sembra esploso a scopo intimidatorio, che gli causò la morte.

Oggi, dinanzi alla Corte di Assise, 2 complici del Tedesco, hanno raccontato che stavano cercando di fuggire, quando hanno sentito un primo colpo di pistola raggiungere il finestrino della loro auto e, poi, un secondo, raggiungere la vittima, secondo loro, entrambi sparati ad altezza d’uomo.

Il Martina, in un primo momento, venne rinviato a giudizio per omicidio colposo ed eccesso colposo di legittima difesa. Il Giudice del Tribunale di Campi decretò la sospensione del processo, chiedendo di modificare il capo di imputazione in omicidio volontario.

Secondo il Giudice l’imputato non sperò in aria, come sempre sostenuto dallo stesso, bensì ad altezza d’uomo, quindi per colpire i fuggitivi. Da evidenziare è anche la rilevante circostanza che, nel corso delle perquisizioni, non fu trovata alcuna arma da fuoco in possesso dei complici della vittima, laddove il Martina dichiarò di aver aperto il fuoco per difendersi.

Si spera che la emananda sentenza faccia piena luce sul reale accadimento dei fatti. Certo, sembra un paradosso che a farne le spese sia proprio il vigilantes, però, nel nostro ordinamento giudiziario accade anche questo.

Tommaso Lamarina

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Uccise rapinatore, vigilantes rischia 14 anni. Complici: “Sparò ad altezza d’uomoultima modifica: 2013-11-29T12:00:26+01:00da sagittario290