Rapine in banca sull’utilitaria, presa la «banda della Panda»

Cronaca

11 novembre 2013

DESIO

Rapine in banca sull’utilitaria, presa la «banda della Panda»: sventato colpo da 50 mila euro, 4 arresti

Da mesi, i carabinieri del Radiomobile stavano pedinando i quattro, esperti negli assalti ai furgoni partavalori

carabinieri alta risoluzione-2.jpgPresa la «banda della Panda»: quattro rapinatori soprannominati così perché avevano l’abitudine di utilizzare sempre due esemplari di questa utilitaria Fiat nelle loro rapine: una per arrivare sul posto e un’altra per fuggire. I carabinieri di Desio hanno arrestato il quartetto di fronte alla Banca Popolare di Milano di Corso Italia a Caronno Pertusella, con l’accusa di tentata rapina. Due sono stati bloccati davanti alla porta dell’istituto di credito, un altro mentre faceva il palo, l’ultimo al volante di una Panda con il motore acceso. Dentro il furgone portavalori c’erano 50mila euro. Ma questa volta i rapinatori sono rimasti a bocca asciutta. Da una settimana Marco Pisani, 56 anni di Nova Milanese, Giuseppe Amoruso, 47 anni, di Cusano Milanino, Felice Terraciano, 52 anni e Matteo Stefani, 27 anni, entrambi di Bovisio Masciago, erano impegnati in una serie di appostamenti di fronte alla banca di Caronno Pertusella. I malviventi avevano studiato il colpo con grande cura, riuscendo ad accertare a che ora arrivava il furgone portavalori e in che modo i soldi venivano trasferiti in banca. Non potevano sapere che a osservarli, in ogni loro movimento, c’erano i carabinieri di Desio.

LUNGO PEDINAMENTO – I militari del Nucleo operativo e radiomobile li stavano pedinando dal 3 agosto scorso: quando i rapinatori avevano assaltato un furgone portavalori di fronte alla Banca Intesa San Paolo di via San Martino, a Paderno Dugnano. I malviventi, assai esperti e già con numerose rapine alle spalle, con un’azione fulminea erano riusciti a razziare 25mila euro, bloccando la guardia giurata e portandogli via l’arma d’ordinanza: una pistola calibro 9 con il caricatore e 12 cartucce. Il colpo era riuscito alla perfezione. Ma i banditi avevano disseminato troppe tracce: le immagini delle telecamere a circuito chiuso dell’istituto di credito (avevano agito a volto scoperto) e una delle Panda, rubata a Brugherio, utilizzata per arrivare sul posto e poi abbandonata molto vicino alla banca. Dentro l’utilitaria, i carabinieri avevano trovato alcuni indizi decisivi per ricostruire l’identità dei rapinatori. Da allora, i militari si erano messi alle loro calcagna, sicuri che i criminali sarebbero tornati in azione.

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Rapine in banca sull’utilitaria, presa la «banda della Panda»ultima modifica: 2013-11-12T11:30:00+01:00da sagittario290