Pieve, raffica di furti nelle case e nei locali «Siamo disperati»

Cronaca

05 novembre 2013

Pieve, raffica di furti nelle case e nei locali «Siamo disperati»

Un cittadino su due è stato derubato. E’ allarme per i bar Sindaco e parroco: «Non lasciate le abitazioni incustodite»

di Giovanni Scarpa

pieve.jpgPIEVE PORTO MORONE. Un’ondata di furti che non ha risparmiato nè casè, nè eserizi pubblici. Tanto da convincere sindaco e parroco a lanciare un appello: «Non lasciate le vostre case incustodite». Angelo Cobianchi ha chiesto a don Manuseto Fasani, durante lamessa di domenica scorsa, di invitare a fine messa i cittadini a tenere gli occhi ben aperti, in questo periodo: tanti, troppi i colpi che si stanno verificando in paese. E nessuno si può sentire sicuro: nè semplici cittadini, nè commercianti. L’ultimo colpo, infatti, è stato messo a segno l’altro giorno. Nel mirino il bar Roxi, nella piazza centrale. I ladri sono scappati con le slot machine dopo aver sfondato la porta d’ingresso. Così domenica mattina, alla fine della celebrazione, il parroco, ha invitato tutti a prestare la massima attenzione alle proprie abitazioni. «Ci siamo accordati per lanciare un appello – spiega il sindaco Angelo Cobianchi – perchè in questo periodo si stanno verificando numerosi episodi, soprattutto nelle abitazioni. Visto che la fascia oraria è quella pomeridiana, nelle ore in cui la gente magari esce per andare al bar o a fare la spesa, abbiamo pensato che fosse opportuno avvertire le persone di fare molta attenzione. Meglio non lasciare le abitazioni incustodite». Del resto a Pieve, le persone che hanno subito almeno un furto, o peggio, sono quasi una su due. Come racconta Carlo Tonali: «Siamo disperati, qui è un continuo. A me, qualche anno fa, andò anche peggio. Ho un’azienda qui in paese e mi rapinarono addirittura. Ormai sono senza scrupoli, rubano anche se c’è gente in casa». Anche Franco Moro è rimasto vittima dei ladri. «Non ero in casa, entrarono e mi rubarono l’unico orologio di valore che avevo –ricorda –. Certo di vorrebbero più forze dell’ordine a presidiare il territorio». Ma l’altra notte, quando una banda ha preso di mira il Roxi Bar di piazza San Vittore, la pattuglia era in giro eccome. «Non so come hanno fatto – dice infatti Filippo Griziotti –. Quando è scattato l’allarme io sono arrivato subito. E i carabinieri qualche minuto dopo. Eppure la porta era sfondata, le slot sparite e i ladri dileguati». Le macchinette sono state ritrovate qualche centinaia di metri più in là, appena fuori paese, nei campi. I soldi, ovviamente, erano stati portati via tutti.

«E io sono uno dei più “fortunati” – riprende il barista –. So che in locali di altri paesi sono andati anche una ventina di volte». Insomma, la gente ha paura. E non sa più cosa fare per difendersi dagli attacchi sempre più audaci dei ladri. «Fenomeno difficile da stroncare, ma di tutte le promesse fatte dall’amministrazione non se ne è realizzata una – tuona il capogruppo di opposizione, Federico Moro –. Si parlava di telecamere, guardie giurate, potenziamento dei vigili. Tutta aria fritta. Anzi, gli agenti della polizia locale sono scesi da due a uno solo».

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Pieve, raffica di furti nelle case e nei locali «Siamo disperati»ultima modifica: 2013-11-06T10:45:00+01:00da sagittario290