Guardie, il caso della Nes approda al Ministero

Economia

01 novembre 2013

Guardie, il caso della Nes approda al Ministero

Surian (Cgil) a Treviso: «Si lavora per salvare la parte di licenza della vigilanza» In bilico 80 posti. Il commissario punta all’amministrazione straordinaria

image1.jpgTRENTO. Giorni decisivi per la sorte degli 80 dipendenti trentini e bolzanini della Nes, in gran parte guardie giurate in ferie forzate da quando sono spariti 40 milioni di euro dai caveau di Silea. Proprio ieri il commissario dell’azienda ha convocato i rappresentanti sindacali a Treviso per cercare di fare chiarezza e dare qualche speranza al personale ancora in organico. L’obiettivo, da concretizzare entro i prossimi 23 giorni, è quello di arrivare all’amministrazione straordinaria, anche se manca liquidità. A rappresentare i lavoratori regionali c’era anche Maurizio Surian della Cgil.

Quanti sono i lavoratori regionali ancora a libro paga della North East Service?

Allo stato attuale ne sono rimasti 46 a Bolzano, a cui vanno aggiunti quelli della sede di Trento. In tutto un’ottantina.

C’è stato qualcuno che è riuscito ad accasarsi altrove?

Pochi. Anche chi si è offerto altrove ha ottenuto contratti a termine per 6 mesi con una paga base di 1.100 euro. E una sede di lavoro che dista alcune decine di chilometri da casa.

Ma i contratti della Nes con le banche e con i cosiddetti grandi clienti (supermercati ecc.) sono già stati ceduti?

No, quei contratti sono ancora in essere perché romperli significherebbe pagare penali molto elevate e nessuno, in questo momento, ha interesse a farlo. Meglio stare alla finestra e capire cosa può accadere nel breve-medio periodo.

C’è qualche azienda locale che continua ad affidarsi alla Nes per il trasporto valori?

Solamente la Cassa di Risparmio di Bolzano e per piccoli importi. Stiamo parlando di cinque-sei persone impegnate al giorno. Sono rimasti, invece, diversi servizi di vigilanza – compreso quello dell’aeroporto altoatesino – che in totale occupano una quindicina di persone.

L’obiettivo della trattativa aperta con il commissario della Nes è quello di salvare almeno parte della licenza?

Per quanto attiene la licenza la Questura di Venezia, competente per territorio, ha girato la questione al Ministero che in questo momento sta vagliando ogni possibilità. Compresa lquella di salvare almeno la vigilanza, servizio che in alcuni territori, come in Trentino Alto Adige, funziona ancora abbastanza bene.

La licenza, limitatamente al trasporto valori, va considerata compromessa?

Mi pare che le speranze di tenerla in vita siano ridotte al lumicino.

In subordine si lavora anche per consentire ai lavoratori di accedere alla Cassa integrazione?

Ci siamo attivati anche per questo, ma è prematuro fare valutazioni e promesse. Il fatto che ci sia un commissario incaricato di gestire gli affari della North East Service e di prendere delle decisioni potrebbe favorire un rapido evolversi della vicenda.

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Guardie, il caso della Nes approda al Ministeroultima modifica: 2013-11-02T11:45:00+01:00da sagittario290