Cronaca
26/10/2013
Presa la banda delle discoteche
I carabinieri arrestano 6 uomini
LA GANG. I carabinieri hanno chiuso il cerchio dopo un anno di lavoro. Accusati di aver messo a segno furti e rapine che avrebbero fruttato almeno 200 mila euro Sono quattro albanesi e due vigilantes italiani
VICENZA. Era la banda delle discoteche. Loro vivevano di notte. Di giorno dormivano, dovevano recuperare le forze. Solo verso sera si davano appuntamento nei bar per mettere a punto i piani e cominciare a “lavorare”. E per arrestarli i carabinieri hanno aspettato le 9 di mattina, certi che a quell’ora fossero finalmente andati a letto. Un’operazione che ha visto impegnati cento militari, cani, elicottero e che ha portato a sei arresti e a cinque denunce al termine di un’indagine durata quasi un anno.
GLI ARRESTATI. La banda deve rispondere, a vario titolo, di rapina, tentata estorsione, lesioni, porto illegale di armi, ricettazione, furti e riciclaggio. In manette sono finiti quattro albanesi e due italiani. Sono Ermir Maskulli (ritenuto il capo del gruppo), 38 anni; Edmond Arra, 24 anni; Boni Xhemal, 34 anni; Querimi Bektash, 29 anni; Giuseppe Matta, 40 anni, nativo di Palermo e residente a Torri di Quartesolo e Lorenzo Zanandrea, 43 anni di Bassano del Grappa ma residente a Lonigo. Questi ultimi sono ex (perché sono stati licenziati in tronco dal titolare appena si è diffusa la notizia) vigilantes dell’agenzia privata “Pantere”, completamente estranea alla vicenda. Tutti gli arresti sono avvenuti a Vicenza, ad esclusione di quello di Queremi, che è avvenuto a Rubano, nel Padovano, anche se l’uomo vive nel capoluogo berico. Tra i denunciati a piede libero, invece, due sono italiani e tre albanesi. Tra questi anche una donna che da anni avrebbe lavorato alla discoteca Nordest e che è stata indagata per favoreggiamento.