North East, sede vicentina perquisita

Cronaca

05/10/2013

North East, sede vicentina perquisita

INDAGINE. La guardia di finanza ha setacciato gli uffici di via dell’Economia, in città. Nel mirino i soldi contenuti nel caveau e i registri contabili
Nuove denunce, il buco sarebbe di 40 milioni di euro custoditi dalla Nes e spariti nel nulla Sono emerse numerose irregolarità gestionali

05_21_gdv_f1_353_a_resize_253.jpgLa guardia di finanza vicentina nella sede berica della North East Service. Le fiamme gialle della Tributaria hanno perquisito ieri mattina gli uffici della Nes, che ha sede in città in via dell’Economia. I militari, con i funzionari bancari, avrebbero acquisito parecchia documentazione per fare luce sulle modalità di gestione del caveau e delle somme che vi entravano. Da quanto è trapelato, non sarebbero stati riscontrati ammanchi nella cassaforte vicentina dell’istituto di vigilanza privata, ma molti dubbi devono essere chiariti in merito alle modalità di “contazione” delle banconote affidate alla Nes dalle banche.

INDAGINE. La procura di Treviso avrebbe un quadro piuttosto chiaro di quanto è accaduto. Ha fatto perquisire, nell’ambito dell’inchiesta per furto aggravato, le abitazioni del titolare della Nes, Luigi Compiano, 59 anni, del braccio destro Filippo Silvestri, 67, e dello storico manager Massimo Schiavon, 51. Visto che i vertici di Nes non avrebbero dato spiegazioni pubbliche, al momento, i soldi sono spariti dal caveau di Silea (che è stato posto sotto sequestro) e quindi le indagini seguono la strada del furto. Possibile che qualcuno abbia rubato quasi 40 milioni (ieri sono arrivate nuove denunce dalle banche) da una sede blindata, sorvegliata a vista, praticamente militarizzata? Altre ipotesi possibili sono quella dei maneggi contabili (cioè i soldi ricevuti dai supermercati o dalle banche venivano fatti figurare come presenti a Silea, ma in realtà sono altrove), o quella della sparizione finalizzata all’investimento o all’utilizzo a fini aziendali o personali. In quel caso, il reato potrebbe diventare quello di appropriazione indebita.

LICENZA. Intanto, il prefetto di Venezia, Domenico Cuttaia, ha avviato le pratiche per la revoca della licenza alla North East Service in relazione all’attività di trasporto di valori, che costituisce il maggiore introito per la società che dà lavoro, in una quindicina di sedi in tutta Italia, a quasi 700 fra guardie giurate e impiegati amministrativi. L’iter avviato dalla prefettura, sulla scorta delle segnalazioni della polizia giudiziaria, potrebbe essere molto breve.

VERIFICHE. Per gli inquirenti è fondamentale comprendere come la Nes gestisse i soldi delle banche e di Poste italiane. Dove venissero portati, quanto rimanessero, se e perchè uscissero dalle casse prima delle richieste dei proprietari di quelle somme. Il quadro che sarebbe emerso dai primi giorni di verifiche delle fiamme gialle è di un notevole caos organizzativo: soldi che vanno e vengono, libri contabili tenuti in maniera approssimativa, incertezza su alcune destinazioni. Un “sistema”, è il sospetto degli inquirenti, che serviva perfettamente a far sparire delle cifre. Gli almeno trenta milioni, conferma un inquirente, non possono essere scomparsi da un giorno all’altro, ma si tratta evidentemente di una serie di sparizioni dilazionate nel tempo.

GUARDIE. L’incertezza è massima per i lavoratori della Nes, che prestano numerosi servizi a Vicenza. Per una quindicina di loro starebbe per scattare l’effettiva messa in mobilità. Gli altri temono fortemente di non riuscire ad incassare lo stipendio.

Diego Neri

http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Cronaca/571713_north_east_sede_vicentina_perquisita/

North East, sede vicentina perquisitaultima modifica: 2013-10-06T11:30:00+02:00da sagittario290