Cronaca
22 ottobre 2013
Ladri al Poma puntano alla cassaforte
Banda in azione sabato sera al Laboratorio di analisi. Tre uomini messi in fuga da una dottoressa e dalle guardie giurate
di Roberto Bo
MANTOVA. Sapevano benissimo dove mettere le mani. Tempi e modalità di esecuzione. E soprattutto a che cosa mirare. Ma non hanno fatto i conti con il passaggio di una giovane dottoressa, che li ha visti in azione mentre armeggiavano a una porta del reparto.
Allarme immediato e l’arrivo nel vecchio padiglione del Carlo Poma delle guardie giurate. In lontananza, tre uomini a volto scoperto che si allontanavano a bordo di un’auto.
Tentato furto sabato sera ai danni del Laboratorio di analisi, situato nella parte vecchia dell’ospedale nelle vicinanze del vecchio pronto soccorso. I ladri, quasi sicuramente, avevano un unico obiettivo: la cassaforte a muro del reparto.
In seguito al sopralluogo le forze dell’ordine, subito dopo intervenute su richiesta delle guardie giurate, hanno infatti notato che la banda aveva già iniziato ad aprire il forziere all’interno di un ufficio.
Evidentemente i ladri sapevano molto bene che in quel vecchio edificio c’era una cassaforte e non a caso hanno scelto il sabato sera per entrare in azione, giorno in cui già dal pomeriggio il personale sanitario e amministrativo è ridotto.
L’allarme furto è scattato poco dopo le 20 di sabato. La banda era composta da almeno tre persone, entrate in azione approfittando del buio e del fatto che quella zona è una delle meno frequentate dell’ospedale di Mantova. Il Laboratorio di analisi è infatti situato in un vecchio edificio su due piani, in un’area del complesso ospedaliero dove non vi sono altri reparti. Quel viottolo è frequentato solo dal personale sanitario in servizio e ovviamente da tutti coloro che si recano per un prelievo del sangue, cosa che avviene solo al mattino.
Sicuri di sè i tre ladri hanno forzato la porta del laboratorio e una volta dentro hanno avuto gioco facile nel rovistare nei vari uffici. Certamente sapevano della presenza di una cassaforte contenente del contante. Mentre uno faceva il palo all’esterno gli altri due hanno iniziato a scalfire il forziere con arnesi da scasso.
Poco dopo le 20.30 davanti al laboratorio è passata una giovane dottoressa che oltre ad aver visto strane figure davanti al reparto ha udito alcuni rumori provenire dall’interno. Immediato l’allarme alla portineria che ha subito avvisato le guardie del servizio di vigilanza dell’ospedale.
I vigilante sono corsi verso il laboratorio ed hanno fatto appena in tempo a vedere i tre ladri che fuggivano a bordo di un’auto.
In supporto sono subito arrivati gli agenti della questura che hanno iniziato un giro di perlustrazione all’interno e all’esterno dell’ospedale ma della banda non c’era più alcuna traccia.