Cronaca
(23 settembre 2013)
Colpo da 40mila euro al supermercato: anche la guardia giurata fra i 5 arrestati
Secondo i carabinieri di Monza, l’addetto alla sicurezza ha fatto da basista per il colpo al centro commerciale di Usmate Velate rivelando le informazioni su turni e punti deboli. Il colpo aveva fruttato 40mila euro
di GABRIELE CEREDA
Sono le 7.30 di sabato 3 agosto, il centro commerciale Il Gigante, di Usmate Velate, in provincia di Monza, deve ancora aprire al pubblico. A quell’ora, come ogni giorno, un addetto alle pulizie esce da una porta secondaria. Il commando entra in azione in quel momento: quattro uomini a volto scoperto bloccano il dipendente e lo minacciano con un coltello. Un rapinatore tiene l’uomo bloccato a terra, gli altri entrano nel supermercato dove incontrano una guardia giurata. Pistola puntata alla tempia, il vigilantes conduce i rapinatori fino alla cassaforte. La banda la svuota in meno due minuti. Bottino: 40mila euro. Pochi istanti e il commando si allontana facendo perdere le sue tracce.
Un mese e mezzo dopo il blitz, i carabinieri di Monza hanno arrestato tutti gli autori della rapina. E, colpo di scena, tra loro c’è anche la guardia giurata: il quinto complice, che secondo gli investigatori è il basista del colpo, ovvero la persona che ha passato alla banda le informazioni per entrare in azione e per svaligiare il supermercato. Le indagini erano partite dall’analisi dei fotogrammi delle telecamere di sicurezza del centro commerciale. Attraverso le immagini, i carabinieri hanno identificato gli uomini del commando: si tratta di tre stranieri (un marocchino, un brasiliano, un bulgaro) e di due italiani, hanno un’età compresa tra i 35 e i 22 anni.
Due di loro, già noti alle forze dell’ordine per altre azioni simili, sono stati bloccati mentre stavano per lasciare l’Italia. Dai primi due fermati, i carabinieri sono poi risaliti agli altri tre, tra cui il vigilante. Una delle pistole usate per l’assalto è stata recuperata: si tratta di una scacciacani sprovvista del tappo rosso. Tutti e cinque sono ora rinchiusi nel carcere di Sanquirico a Monza.