Rimini, in spiaggia arrivano i vigilantes

Cronaca

10/08/2013

Rimini, in spiaggia arrivano i vigilantes
Scattano le ronde contro gli abusivi

Al lavoro anche decine di volontari

L’obiettivo è quello di scoraggiare gli ambulanti stranieri che nei giorni scorsi avevano innescato risse per il controllo delle spiagge. Maroni su Twitter: «Bene, adesso tutti seguano la strada da me indicata»

21af1fdfee907886034223ce7a9599df--330x185.jpgA Rimini c’è chi lo ha già ribattezzato il “Vigilantes Day”. Da questa mattina fino al 24 sulla spiaggia della cittadina romagnola sono comparsi – accanto agli uomini delle forze dell’ordine – i vigilanti privati, chiamati, insieme ad alcune decine di volontari di diverse associazioni, a scoraggiare i tanti venditori abusivi che si muovono sull’arenile e che nei giorni scorsi, litigandosi i “pezzi” di spiaggia migliori, non hanno esitato a innescare risse. Anche molto violente.

Dal bagno 60 al 150 si sono mossi, complessivamente, una sessantina di uomini tra volontari, 15 vigilantes di 5 istituti di vigilanza diversi e dieci bodyguard di Confsicurezza (il cui costo, sostenuto dalla Camera di Commercio, dovrebbe aggirarsi sui 60.000 euro) impegnati su tre turni: 7.30-11.30; 15-17 e 20-23.

La misura, decisa da un tavolo tecnico tenuto nei giorni scorsi in Prefettura e oggi al debutto, non ha mancato di sollevare l’indignazione degli ambulanti. Se tanti – quanto meno nelle prime ore del mattino – si sono limitati a osservare a distanza vigilantes e volontari (alcuni dei quali avvicinati per chiedere spiegazioni e ribadire «dobbiamo pur lavorare anche noi…»), un centinaio di persone, tra bengalesi e senegalesi, ha inscenato una marcia di protesta sulla riva del mare, passando fra i turisti in spiaggia e scandendo parole come «lavoro» e «sussidi di disoccupazione». Una marcia dal bagno 120 – zona “calda”, nei giorni scontri teatro di zuffe e del lancio di un lettino verso un bagnino – al bagno 100 e ritorno.

Al termine della “camminata” – unico momento di tensione quando tra la folla sono spuntati gli obiettivi dei fotografi – una sorta di portavoce degli ambulanti ha chiesto un incontro con il Prefetto e il sindaco per risolvere una volta per tutte la questione: i venditori, a quanto appreso, vorrebbero degli spazi in cui esercitare la loro attività e a questa condizione sarebbero disposti a lasciare libero l’arenile. Idea che potrebbe non dispiacere al Questore della città romagnola, Alfonso Terribile. «Siamo in mezzo a migliaia di turisti – ha osservato -: dobbiamo salvare il volto di Rimini e della città. È un problema che non va visto, se non ci sono reati, in maniera violenta. È un discorso commerciale ed economico» e, forse, ha chiosato, si potrebbe anche affrontare con «un’area» individuata per dare vita a mercatini di ambulanti.

E se le “ronde” di vigilanti privati e volontari in appoggio alla forze dell’ordine strappano il plauso del segretario della Lega Nord, Roberto Maroni – «adesso tutti seguono la strada che avevo indicato. Molto bene», ha “cinguettato” su Twitter – c’è chi preferisce andare con i piedi di piombo. Il piano – è il commento del presidente della Cooperativa bagnini Rimini Sud, Mauro Vanni – «ha senso perché è la dimostrazione che lo Stato sta cercando di recuperare un territorio diventato una sorta di terra franca. Ha senso perché dà un segnale. D’altro canto – ha aggiunto – non ha senso farlo partire ad agosto». I venditori ambulanti «sono qualche migliaio e non è che se ne vadano via così, dopo avere speso denaro per arrivare qua, per acquistare la merce, per pagarsi il posto dove vendere. La mia paura è che si vada a uno scontro frontale: le forze dell’ordine si giocano la faccia, ma credo che i venditori questo territorio non lo mollino».

http://www.lastampa.it/2013/08/10/italia/cronache/rimini-in-spiaggia-arrivano-i-vigilantes-scattano-le-ronde-contro-gli-abusivi-7MbOyyPoXl0RGtsIzYYoNJ/pagina.html

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