Gaudì, la vigilanza sott’accusa dopo il furto da 300mila euro

Cronaca

29 agosto 2013

Gaudì, la vigilanza sott’accusa dopo il furto da 300mila euro

Carpi. La direzione dell’azienda di moda: «I tabulati indicano che la notte del colpo l’allarme è andato in tilt: perché non è stata inviata una pattuglia sul posto?». L’operatore sarà interrogato dai carabinieri

di Rino Filippin

image.jpgLe indagini sul recente furto commesso ai danni di Gaudì stanno arroventando i rapporti tra gli attori in campo e cioè l’azienda vittima del colpo, il servizio di logistica a cui erano stati consegnati i capi da spedire e l’agenzia di vigilanza privata incaricata della sicurezza presso i magazzini dove si trovava la merce.

«Siamo furenti – dicono dalla direzione di Gaudì, azienda di moda nota in tutto il mondo e titolare anche del Carpi Calcio – per come sono andate le cose. Secondo i tabulati in nostro possesso gli allarmi sono andati in tilt (risultavano spenti a intermittenza), per ben 12 volte tra le 2.04 e le 3.12, la notte del colpo. Un funzionamento anomalo che avrebbe dovuto far scattare immediatamente un controllo da parte appunto della vigilanza. Ma questo non è avvenuto. A nostra domanda precisa circa il perché ci è stato risposto che l’operatore si è limitato a cercare di contattare il loro cliente, il titolare della logistica. Così, a nostro modo di vedere, i ladri hanno potuto agire indisturbati». Secondo Gaudì se l’auto della vigilanza privata si fosse precipitata sul posto, a quest’ora la ditta non conteggerebbe un ammanco di oltre 300mila euro: a tanto infatti ammonta la merce rubata. Da noi contattata l’agenzia di vigilanza ha preferito non rilasciare dichiarazioni. Le accuse e ipotesi della direzione di Gaudì devono però, lo precisiamo, essere verificate dai militari che stanno svolgendo le indagini. I carabinieri infatti nelle prossime ore sentiranno l’operatore in servizio quella sera e gli faranno probabilmente le seguenti domande: “quando constatate un funzionamento anomalo dell’impianto d’allarme, quali disposizioni avete? Nel caso specifico chi è stato informato, all’interno dello staff della vigilanza, delle anomalie di funzionamento dell’impianto di sicurezza?”.

«Tramite il nostro legale – dice la direzione di Gaudì – chiederemo il risarcimento dei danni alla logistica. Con la direzione di quest’ultima i rapporti sono attualmente critici in quanto ci aspettavamo che la nostra merce fosse adeguatamente tutelata. Gli scatoloni, infatti, erano pronti per essere spediti a clienti che attendevano la merce. Un danno per noi rilevantissimo e l’amarezza nel constatare che questa zona industriale di Carpi è a rischio sicurezza. Ovviamente alle forze dell’ordine vanno i nostri ringraziamenti per gli sforzi che stanno facendo per garantire sicurezza alle aziende, pur con mezzi forse non adeguati a un’area industriale così imponente. In particolare ringraziamo i carabinieri che l’altra notte, grazie al loro intuito, sono riusciti a bloccare uno dei tre furgoni su cui viaggiava la nostra merce. Il danno complessivo però resta davvero molto ingente. Si pensi che per preparare la merce rubata sono stati impiegati mesi di lavoro. E questa è la terza volta che siamo derubati».

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Gaudì, la vigilanza sott’accusa dopo il furto da 300mila euroultima modifica: 2013-08-30T11:15:00+02:00da sagittario290