Cronaca
04 agosto 2013
i dati elaborati dall’assiv
Boom in Trentino per i furti in abitazione: più 70%
TRENTO. Boom di furti in casa in Tretino dove si è registrato un 70 per cento in più dal 2006 al 2012. A dirlo sono i dati forniti dall’Assiv, l’associazione delle vigilanza privata che aderisce a Confindustria, sulla base delle cifre raccolte dal Ministero dell’Interno. Dati che mostrano come nel periodo 2006 – 2012 i furti nelle abitazioni sono cresciuti del 67% salendo da 141.601 a 236.615. Nell’ultimo anno, viene spiegato, la crescita più rilevante di furti denunciati è stata registrata nelle provincia di Trento (+70,2%), seguita da quelle di Ragusa (+55,7%) e Messina (+53,3%), mentre in rapporto al numero degli abitanti il primato e’ della provincia di Lucca (745 furti ogni 100 mila abitanti), seguita da Savona (650 furti) e da Pavia (649 furti). In termini assoluti le provincie che nel 2012 hanno denunciato il piu’ alto numero di furti in abitazione sono, ovviamente, quelle piu’ popolate: Milano (18.057 furti), Roma (15.230) e Torino (13.483).
L’estate, come è noto, è la stagione più a rischio, soprattutto per chi parte lasciando incustodita la casa in città. Le indagini Istat rilevano che gli accessi più usati dai ladri sono finestra, balcone, garage o porta lasciata aperta (34% dei casi), segue lo scardinamento della porta (27%) o la forzatura di una finestra (12%). Gioielli e pellicce, obiettivo del 53% dei furti, sono il bottino più ricercato, seguito dal denaro contante (52,2%) e, a distanza, da televisori, computer, macchine fotografiche, cellulari ecc. con circa il 25% dei furti. In vista dell’esodo estivo, l’Assiv ricorda alcune precauzioni utili: evitare di utilizzare per la segreteria la formula ‘«siamo assenti», non far accumulare la posta nella cassetta, chiedendo a un vicino di ritirarla, e fotografare tutti i beni.