«Alla vigilanza privata il controllo dei quartieri della città»

Attualità

Mercoledì 10 Aprile 2013 ore 12.14

TRANI

«Alla vigilanza privata il controllo dei quartieri della città»

Servizio di guardiania del territorio comunale, intervento dei Verdi
Chiesta un’ennesima revisione del bando di gara

REDAZIONE TRANIVIVA

mfront_vigilanza.jpg«Se proprio si vogliono spendere dei soldi pubblici per il servizio di vigilanza del patrimonio comunale, allora lo si faccia per dare un effettivo servizio ai cittadini. In considerazione dello stato di grave insicurezza che ormai si vive in città, si destinino alla vigilanza privata interi quartieri della città e non solo la stazione che si trova a due passi sia dalla sede dei vigili urbani e sia dalla stazione dei Carabinieri». Michele Di Gregorio e Franco Laurora intervengono sulla questione della gara per il servizio triennale di vigilanza degli immobili e del patrimonio comunale, proponendo una revisione delle zone e contestando alcune scelte sancite nel disciplinare di gara. «Ci sembra assurdo – dicono – che si debba provvedere a fornire, con costi a carico dei tranesi, la vigilanza del deposito giudiziario di via Papa Giovanni o ad esempio del lungomare Mongelli o del lungomare Colombo. Per non parlare delle esagerazioni degli uffici giudiziari o di Palazzo di città».

Prima della pubblicazione del bando, i Verdi avevano invitato formalmente l’amministrazione a predisporre una gara che garantisse la più ampia partecipazione in modo da evitare discriminazioni e dare uguali possibilità a tutti. Invece dopo le note vicende giudiziarie (ricorso al Tar di una delle aziende interessate) e la ripubblicazione del bando avvenuta il 26 marzo (con scadenza della presentazione delle domande per il prossimo 6 maggio) i Verdi constatano che i suggerimenti forniti non hanno sortito alcun effetto. «Il bando – dicono Di Gregorio e Laurora – prevede che possano parteciparvi imprese che hanno fatturato di oltre 2 milioni e centomila euro all’anno negli ultimi 3 anni. In sostanza si richiede un fatturato annuo che è il triplo rispetto a quello messo a base di gara che è di circa 700 mila annuo. In questa maniera l’amministrazione ha ammesso a partecipare materialmente pochissime aziende che sono in grado di avere quei requisiti di fatturato. Riteniamo che questo comportamento può essere eventualmente censurato in sede di contenzioso amministrativo con ulteriore perdita di tempo e soldi per il Comune di Trani. Per questo sarebbe il caso che si riveda nuovamente il bando di gara».

http://www.traniviva.it/magazine/notizie/alla-vigilanza-privata-il-controllo-dei-quartieri-della-citta/

 

«Alla vigilanza privata il controllo dei quartieri della città»ultima modifica: 2013-04-11T11:30:00+02:00da sagittario290