Cronaca
29 marzo 2013 | 15:16
ANCORA DISOCCUPATI GLI ADDETTI ALLA SICUREZZA EX ANCR
Tre anni dopo, torna la guerra dei vigilantes «Alemanno, pinocchio e falso!»
Protesta delle guardie giurate che nel 2009 rimasero giorni sul terzo anello del Colosseo: non rispettati gli impegni
ROMA – «Alemanno pinocchio e falso: te la famo noi la campagna elettorale! Do stai tu stamo noi!». E’ l’urlo dei vigilantes romani che, nell’agosto 2009 si resero protagonisti di una clamorosa protesta sul terzo anello del Colosseo. A distanza di tre anni, i lavoratori dell’istituto di vigilanza dell’Urbe hanno manifestato giovedì sera sotto il Campidoglio: più precisamente, sotto la finestra dello studio del sindaco a Palazzo Senatorio.
«RISPETTI GLI ACCORDI» – Al primo cittadino i vigilantes chiedono – in chiusura del mandato e prima delle elezioni di maggio – che «venga rispettato l’accordo siglato tre anni fa con il quale il Comune si impegnava a trovarci una ricollocazione nelle aziende del gruppo Roma Capitale». Perchè «dopo tre anni – affermano le guardie giurate – 300 persone sono ancora disoccupate». Momenti di tensione tra i manifestanti e i vigili urbani, dopo che i lavoratori avevano provato a salire le scale dell’ingresso di Palazzo Senatorio ma erano stati bloccati. Sul posto sono intervenute anche le forze dell’ordine.
FALLIMENTO DA 80 MILIONI – All’epoca della clamorosa salita sul terzo anello dell’Anfiteatro Flavio – dove alcuni vigilantes rimasero accampati per giorni a 40 metri d’altezza -, la Procura di Roma aveva aperto un fascicolo per indagare su un buco da 80 milioni di euro che aveva portato al fallimento della Ancr-Istituto vigilanza, con parte del personale poi riassorbito nella società Vigilanza dell’Urbe. «Eravamo tutti dipendenti dell’Associazione nazionale combattenti e reduci (ente morale) sotto il controllo del ministero della Difesa e della presidenza del Consiglio dei ministri – spiega un sindacalista -: 960 lavoratori tra Roma e provincia. Di questi, 660 si erano licenziati e si erano fatti riassumere dalla società Vigilanza dell’Urbe spa, nata appositamente nel 2008. In 300 non avevamo aderito e restammo senza più incarichi».