Cronaca
Mercoledì 27 Febbraio 2013 – 11:37
Fotovoltaico, aggredito l’imprenditore che protesta
di Marco Feliziani
VITERBO – Aggredito Giulio Paoloni, l’imprenditore vittima della truffa del fotovoltaico asserragliato da 16 giorni nell’impianto di Montalto di Castro. Martedì sera, intorno alle 21, due uomini arrivati a bordo di un furgone sono voluti entrare a tutti i costi nell’area e mentre Paoloni chiedeva alle guardie della vigilanza privata di identificarle, quelli gli si sarebbero scagliati contro.
«Uno parlava con accento napoletano, l’altro spagnolo – spiegava ieri sera Paoloni in attesa di essere medicato al pronto soccorso di Tarquinia -. Erano nascosti su quel furgone, guidato da due tecnici dell’impianto. Ma io me ne sono accorto. Ho chiesto alle guardie giurate della vigilanza privata di identificarli. Ma è stato un attimo, uno mi ha afferrato da dietro per il collo e mi ha buttato a terra. Sono volati schiaffi e pugni. Ho urlato, mi hanno sentito gli altri imprenditori che erano fuori e sono venuti in mio aiuto».
Sul posto i carabinieri, dei due nessuna traccia. Paoloni protesta per il mancato pagamento del lavoro svolto dalla sua impresa dalla subappaltarice spagnola, dileguata senza saldare i conti. La truffa a Montalto si calcola in totale sui 5 milioni di euro. Martedì mattina era cominciato il braccio di ferro tra Paoloni e Sun Edison, la società proprietaria del parco fotovoltaico, perché l’impianto fosse riattivato.
I tecnici avevano ottenuto di farlo ripartire per circa 6 megawatt su 11. C’erano stati momenti di tensione, sempre presenti i carabinieri.
Martedì mattina il presidente della Provincia Marcello Meroi, insieme al sindaco Sergio Caci, era giunto sul luogo del sit-in per incontrare Paoloni e gli avvocati della Sun Edison. «Ho proposto al prefetto – ha detto Meroi – una convocazione urgente di tutte le parti interessate alla vicenda affinché, al di là degli aspetti giuridici, si trovi una soluzione definitiva per le aziende del territorio e per la tutela dell’ambiente stesso».
Solidarietà agli imprenditori gabbati da Stefano Signori, Confartigianato: «Ci auguriamo risposte celeri», dice.
Dal canto suo, già nei giorni scorsi, Paoloni aveva denunciato pubblicamente di avere ricevuto pressioni e minacce per desistere dalla protesta che fa perdere 30mila euro al giorni di fatturato energetico (pagato anche con gli incentivi statali).