Cronaca
Giovedì 03 Gennaio 2013
Sit in dei vigilantes Italpol davanti alla Provincia con il sindacato Cobas
Decine di dipendenti dell’istituto di sicurezza senza stipendio da mesi a Brindisi
Il Sindacato Cobas del Lavoro Privato di Brindisi per questa mattina ha organizzato un sit in davanti l’assessorato del mercato del lavoro della Provincia di Brindisi in Largo San Paolo dei lavoratori dell’Istituto di vigilanza Italpol coinvolti in una grave crisi economica che ha portato a non ricevere gli stipendi da mesi. L’iniziativa avviene in concomitanza dell’incontro che si svolgerà alle ore 11,00 in Assessorato, dove i dirigenti del servizio del Mercato del Lavoro su richiesta del Sindacato Cobas hanno convocato l’Istituto di vigilanza Italpol. “L’ingresso di nuovi soci – si legge nella nota del sindacato -nella Italpol nei mesi scorsi aveva portato ad un grossso appalto di vigilanza ai campi fotovoltaici di proprietà della società spagnola GSF, facendo passare il personale da 30 a 60 dipendenti ed utilizzando per i nuovi assunti contratti a tempo determinato. Ma – continua la nota a firma di Roberto Bobo – quello che purtroppo non ha funzionato è stato l’aspetto economico, che ha portato ad un arretrato nei pagamenti degli stipendi. A questi mesi di mancato pagamento ne bisogna aggiungere altri, relativi ai primi mesi dell’anno 2012 in cui titolare della licenza e delle quote societarie era il dottor Giovanni Cafagna.
Nella nuova edizione Italpol il dottor Giovanni Cafagna era rimasto titolare della licenza che con una mossa a sorpresa l’ha rimessa nelle mani della locale Prefettura, scrivendo che la sua avventura finiva il 31 Dicembre 2012 . Poi l’ultimo giorno dell’anno ha deciso di recarsi in Prefettura dove ha chiesto ed ottenuto di rimanere titolare per altri 30 giorni. Ma intanto i buoi sono scappati dalla stalla, la società GSF negli ultimi giorni dell’anno ha assegnato il lavoro dei campi fotovoltaici ad altre aziende lasciando senza lavoro la quasi totalità dei dipendenti Italpol. L’incontro di oggi – continua il Cobas – si presenta dai tratti quasi disperati nel tentativo di salvare la occupazione e i salari. Per questo nei giorni scorsi ci siamo recati in Prefettura dove abbiamo chiesto il loro aiuto nel cercare da una parte di bonificare il mondo degli istituti di vigilanza e dall’altra di salvare l’occupazione.
La riunione di oggi avrà certamente degli sviluppi ed il Sindacato Cobas coinvolgerà nei prossimi giorni la società proprietaria degli impianti, la spagnola GSF, per comporre anche con loro un pezzo di soluzione di questa vicenda”.