Il Gps tradisce il «topo» di scooter

Cronaca

18.01.2013

Il Gps tradisce il «topo» di scooter

Una moto rubata nel Bolognese è stata «tracciata» da una vigilanza privata per mezzo dei satelliti e la Polstrada l’ha intercettata a Porto di Legnago occultata in un furgone con altri 4 motocicli: fermato il conducente

582060_138451_resize_526.jpgVERONA. Anche l’attività redditizia dei ladri delle due e quattro ruote deve fare i conti con i satelliti che sempre più spesso, scrutando dall’alto, individuano ogni genere di oggetti rubati, dagli smartphones alle auto di lusso, a patto che essi siano dotati di segnalatore Gps. E proprio grazie a questo strumento, a cui è poi subentrato il «fiuto» dei poliziotti, che il topo di 5 motoveicoli è caduto nella trappola tesagli dagli agenti.

Nel Bolognese, in questo primo scorcio d’anno, erano cominciati i furti di motoveicoli destinati al mercato nero. Ma il ladruncolo non aveva previsto che un 30enne bolognese, possessore di uno scooter Honda, si fosse premurato d’installare sul mezzo un segnalatore Global position system che qualche ora dopo il furto ha iniziato a segnalare alla centrale operativa della vigilanza privata la posizione del suo scooter «in fuga» verso il Veronese. Così il segnale è apparso nitido sullo schermo del computer e la guardia giurata ha seguito quel puntino rosso che si muoveva velocemente sulla SS434 Transpolesana in direzione del Legnaghese.

È scattato immediatamente l’allerta alla Stradale di Verona che ha dirottato in zona una pattuglia del distaccamento di Legnago. Ma a quel punto il segnale Gps emesso dalla moto spariva, proprio a pochi chilometri da Legnago; la pattuglia però non ha desistito e, supponendo che la perdita del segnale fosse legata al segnale debole sottratto al satellite dal tetto di un furgone o di un camion che occulta la moto, i poliziotti provano a setacciare i veicoli in transito. Nel volgere di qualche minuto l’intuizione e la perseveranza degli agenti viene premiata dal passaggio di un furgone Daily con targa bulgara guidato da un nordafricano. I poliziotti gli intimano l’alt e lo controllano nei pressi di San Pietro di Legnago.

Il conducente marocchino B.A. di anni 29, residente nel bolognese, appena sceso dal mezzo si proclama all’oscuro del carico trasportato costituito da 5 scooters di varia cilindrata risultati «arraffati» ad altrettanti malcapitati proprietari. Il furto, ormai innegabile, non segna però la fine della vicenda, perché il marocchino, che odorava di alcol, è stato poi invitato a sottoporsi all’esame con l’etilometro. Una volta accertato lo stato psico fisico alterato, lo straniero ha collezionato due denunce per ricettazione e guida in ebbrezza alcolica che gli sono valse l’accompagnamento al carcere di Verona-Montorio in stato di fermo di polizia giudiziaria. Oggi il Gip ha convalidato il provvedimento di fermo e disposto la scarcerazione dello straniero con obbligo di dimora nel Bolognese.

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Il Gps tradisce il «topo» di scooterultima modifica: 2013-01-19T11:45:00+01:00da sagittario290