Cronaca
(09 gennaio 2013)
Chiama l’ambulanza ma non sta male poi picchia vigilante al Maggiore
Un nordafricano voleva essere assistito dagli operatori del pronto soccorso perché disoccupato e senzatetto. Denunciato per resistenza e lesioni si è reso irreperibile
“Venite a prendermi, sto male”. Dal pronto soccorso parte d’urganza un’ambulanza, destinazione via del Taglio. Lì gli operatori trovano un uomo nordafricano. Non è ferito e non sembra in condizioni critiche, ma viene comunque accompagnato al pronto soccorso.
Lì i sanitari scoprono che l’uomo non sta davvero male: dice solo di essere senza lavoro e di aver bisogno di una casa e di generi di prima necessità. In breve, vuole da mangiare. Quando gli viene fatto notare che il pronto soccorso non è l’assistenza sociale e l’ambulanza non è un taxi, l’uomo dà in escandescenze.
I medici allertano la sicurezza, ma il malcapitato vigilante dell’Ivri riceve un pugno che gli costerà sei giorni di prognosi. Il tunisino viene denunciato per resistenza e lesioni. Da allora, ha fatto perdere le proprie tracce. Il processo si è concluso mercoledì, in contumacia: il giudice Gabriele Nigro ha pronunciato una condanna a quattro mesi di reclusione, pena sospesa. (m.c.p.)