Chiama l’ambulanza ma non sta male poi picchia vigilante al Maggiore

Cronaca

(09 gennaio 2013)

Chiama l’ambulanza ma non sta male poi picchia vigilante al Maggiore

16853805.jpgUn nordafricano voleva essere assistito dagli operatori del pronto soccorso perché disoccupato e senzatetto. Denunciato per resistenza e lesioni si è reso irreperibile

“Venite a prendermi, sto male”. Dal pronto soccorso parte d’urganza un’ambulanza, destinazione via del Taglio. Lì gli operatori trovano un uomo nordafricano. Non è ferito e non sembra in condizioni critiche, ma viene comunque accompagnato al pronto soccorso.

Lì i sanitari scoprono che l’uomo non sta davvero male: dice solo di essere senza lavoro e di aver bisogno di una casa e di generi di prima necessità. In breve, vuole da mangiare. Quando gli viene fatto notare che il pronto soccorso non è l’assistenza sociale e l’ambulanza non è un taxi, l’uomo dà in escandescenze.

I medici allertano la sicurezza, ma il malcapitato vigilante dell’Ivri riceve un pugno che gli costerà sei giorni di prognosi. Il tunisino viene denunciato per resistenza e lesioni. Da allora, ha fatto perdere le proprie tracce. Il processo si è concluso mercoledì, in contumacia: il giudice Gabriele Nigro ha pronunciato una condanna a quattro mesi di reclusione, pena sospesa. (m.c.p.)

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Chiama l’ambulanza ma non sta male poi picchia vigilante al Maggioreultima modifica: 2013-01-10T12:00:00+01:00da sagittario290