Cronaca
lun, gen 7th, 2013
Assalto al portavalori, proiettili a Monosi. Istituzioni e forze dell’ordine dal Prefetto
Elisabetta Politano
LECCE – L’assalto fallito al portavalori della Sveviapol, in viaggio sulla Lecce-Maglie. I tre proiettili recapitati in una busta all’assessore del Comune di Lecce Attilio Monosi. Due episodi accaduti nei scorsi giorni a distanza di poche ore l’uno dall’altro, gravissimi, tanto da portare il prefetto di Lecce Giuliana Perrotta a convocare un vertice per discutere un piano di intervento capace di rassicurare cittadini, istituzioni e lavoratori, come le guardie giurate.
Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica si è riunito questa mattina, in Prefettura. Presenti gli amministratori locali, tra i quali il sindaco Paolo Perrone, l’assessore Monosi, il presidente della provincia di Lecce Antonio Gabellone, e i vertici delle forze dell’ordine. Quest’ultimi convinti della necessità di dare concreta applicazione al piano elaborato nel 2009 dal ministero dell’Interno e tradotto in piano regionale il 20 luglio scorso, nell’ambito della Conferenza regionale di pubblica sicurezza svoltasi a Bari. Nel protocollo, in particolare, erano stati previsti due livelli d’allerta da parte degli istituti di vigilanza e la necessità di avvisare preventivamente le forze dell’ordine dei tragitti seguiti dai portavalori e degli importi trasportati, al fine di garantite eventuali scorte. Secondo il prefetto Perrotta “la legislazione italiana ha previsto misure di difesa idonee a scongiurare le azioni delinquenziali o quantomeno a rallentarle, adesso è necessario che gli istituti di vigilanza si adeguino alle prescrizioni dei protocolli e, proprio in tal senso, è partita la verifica da parte del tavolo istituito in Prefettura”.
Quanto al messaggio inquietante che ha avuto l’assessore al Bilancio Monosi come destinatario, la vicinanza è stata espressa in primis dal sindaco Paolo Perrone: “E’ un gesto grave rivolto all’intera città, su cui al momento non ci sono novità. Tuttavia se questo voleva essere un atto intimidatorio, affermo con fermezza che non ha sortito gli effetti sperati. L’amministrazione comunale andrà avanti e continuerà a lavorare con lucidità e trasparenza”. La stessa vittima si è detto “normalmente sereno”, anche se di certo non ha ricevuto fiori o una scatola di cioccolatini: “La collaborazione con le forze dell’ordine mi conforta, perchè a preoccuparmi più di ogni cosa è la mia famiglia”. Ha aggiunto Monosi: “Non ho nessun tipo di sospetto, in quanto ho sempre cercato di agire nel rispetto dei cittadini leccesi. Sicuramente qualcuno di scontento c’è, saremmo i più felici di questo mondo se non ce ne fossero. Continueremo a lavorare per garantire serenità e disponibilità a tutti”. Intanto l’assessore ha cercato di incrementare la sicurezza dei suoi cari con un sistema di videosorveglianza.