Fumogeni, pistole e arti marziali

Cronaca

08 dicembre 2012

ALLARME SICUREZZA

Fumogeni, pistole e arti marziali
Contro i ladri, la difesa fai-da-te

In Veneto ottomila case svaligiate in sei mesi.. Ondata di reati, corsa all’acquisto di sistemi antifurto. E molti riscoprono l’efficacia del cane da guardia

ladri_furti_in_casa--190x130.jpgVENEZIA — L’ultima novità è il fumogeno da appartamento. «Quando il ladro entra in casa scatta l’allarme e, contemporaneamente, i locali si riempiono di fumo per non dargli la possibilità di rubare neppure un soprammobile». Il bellunese Aldo Coronati è il presidente nazionale dell’Associazione installatori professionali di sicurezza (Aips), un’autorità nel campo dei più moderni sistemi antifurto. In Veneto, in sei mesi, sono state svaligiate 7.962 case (in media una ogni 33 minuti) e si sono registrate 88 rapine in abitazione. Per affrontare l’allarme criminalità, lunedì a Venezia si terrà un vertice al quale parteciperanno tutti i prefetti, questori e comandanti di carabinieri e Finanza del Veneto. Intanto, però, i cittadini si difendono come possono. E se in alcune città si torna a organizzare le ronde per le strade, la quotidiana battaglia fai-da-te contro banditi e topi d’appartamento passa innanzitutto attraverso le tecnologie.

«Negli ultimi tempi – conferma Coronati – c’è stato un aumento delle richieste di impianti antifurto. Ai clienti consigliamo di non limitarsi alla classica sirena, ma di collegare il sistema con le forze dell’ordine o con un istituto di vigilanza privata». L’associazione stima che attualmente, in città come Padova e Venezia, circa il 5 per cento delle abitazioni siano dotate di sistemi d’allarme. «Ci sono molti installatori improvvisati che propongono sistemi a prezzi stracciati con il rischio che i ladri possano facilmente metterli fuori uso. Noi consigliamo di rivolgersi a professionisti. Per offrire delle garanzie, un impianto d’allarme per un appartamento deve costare intorno ai 2.500 euro», spiega il presidente dell’Aips. In tempi di crisi, c’è anche chi sceglie di affidarsi ai metodi tradizionali. «Sono aumentate le persone che vogliono un cane da guardia o coloro che fanno addestrare il proprio animale », assicura Mauro Frison, addestratore vicentino al quale si affida anche la Regione e che ha vinto importanti premi a livello internazionale. «Rottweiler, boxer e pastore tedesco sono alcune delle razze più indicate per proteggere la propria casa. Sono molto efficaci: difficilmente un malvivente si assume il rischio di entrare in un’abitazione dove è presente un cane».

C’è chi, per proteggersi dai criminali, arriva ad acquistare una pistola. Un migliaio, in Veneto, le licenze per armi da difesa personale concesse dalle prefetture, alle quali si aggiungono i fucili in dotazione ai 46mila cacciatori e le «rivoltelle » a uso sportivo e professionale. Un esercito di cittadini armati con il rischio che ogni tanto ci scappi il morto. Come ad aprile, quando un tabaccaio di Padova ha sparato e ucciso un ladro. Ma per coloro (e sono la maggioranza) che non vogliono saperne di maneggiare un revolver, ci sono i corsi di autodifesa. Alcuni, come quello organizzato a Portogruaro dalla «Judo Kiai», sono perfino patrocinati dalle amministrazioni comunali. «Abbiamo un aumento costante delle iscrizioni – spiega il maestro Marco Dotta – e spesso gli allievi ci chiedono come difendersi qualora dovessero essere aggrediti dai ladri. Noi insegnamo le tecniche di Mga (Metodo globale autodifesa, ndr) studiate dai corpi militari della Federazione arti marziali, che ricalcano le tecniche insegnate alla Polizia di Stato. E il corso prevede una lezione impartita da rappresentanti delle forze dell’ordine che danno consigli pratici e spiegano le norme che regolano l’autodifesa. Su questo punto la Legge parla chiaro: di fronte all’aggressione di un bandito possiamo opporci, ma senza eccedere nella violenza». Affrontare un malvivente è un rischio che è sempre meglio evitare. «Spesso non sono professionisti del crimine – ha spiegato il prefetto di Venezia, Domenico Cuttaia – ma delinquenti improvvisati che reagiscono con aggressività, quasi non avessero nulla da perdere ». Il consiglio giusto? «Raggiungere un posto sicuro, da dove chiedere l’intervento delle forze dell’ordine».

Andrea Priante

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Fumogeni, pistole e arti marzialiultima modifica: 2012-12-09T11:15:00+01:00da sagittario290