Cronaca
06 Dic 2012 Ore 12:24
Aziende orafe nel mirino dei ladri, allarme e guardie giurate mettono in fuga i malviventi
Avevano provato a forzare le porte d’ingresso esterne ma sono stati “fregati” dall’impianto d’allarme che si è immediatamente azionato allertando le guardie giurate della Securpol e i titolari dell’azienda.
E’ stata una notte particolarmente movimentata quella di Pieve al Toppo. Una banda di ladri ha tentato di introdursi all’interno di un’azienda orafa del posto ma, secondo quanto riportato proprio dal titolare della ditta, non hanno avuto il tempo materiale di entrare in azione visto che pochi minuti dopo l’accensione dell’impianto di sicurezza sia i vigilanti notturni che il proprietario sono arrivati sul posto mettendo in fuga i malviventi.
Torna di nuovo a farsi vivo lo spettro degli assalti alle aziende orafe.
Il periodo di dicembre da sempre è notoriamente associato ad un intensificarsi di furti commessi e tentati. Malgrado le forze dell’ordine, insieme agli istituti di vigilanza, abbiano notevolmente frenato l’ondata di rapine e saccheggi assicurando alla giustizia numerosi “topi da azienda orafa”, c’è sempre chi in questo periodo tenta di mettere a segno il colpaccio. E proprio per garantire maggiore sicurezza agli operatori del settore orafo, dopo mesi e mesi di attesa, dalla Regione arrivano i fondi promessi per scongiurare i raid.
Con una delibera di impegno di spesa l’ente ha infatti dato il via libera ad un contributo di un milione di euro richiesto dagli orafi aretini nel pieno del ciclone furti.
Un risultato raggiunto grazie all’impegno della Consulta degli orafi, che dall’inizio dell’emergenza sicurezza non ha mai lasciato la presa. Adesso quei soldi stanno per arrivare e possono essere utilizzati per pagare nuovi e più efficaci impianti d’allarme.