Cronaca
23.12.2012
INDAGINI DELLA POLIZIA
Assalto al furgone portavalori arrestati tre sospetti
Sequestrate armi compatibili con la mancata rapina di Pollein
Daniele Genco
Aosta – Sono armi dello stesso tipo di quelle utilizzate nell’assalto al furgone portavalori avvenuto a Pollein quelle trovate al latitante sardo Michele Bassu e a due suoi complici arrestati ieri dalla polizia di Torino. L’assalto al blindato della All System è avvenuto con tecnica da professionisti e con l’uso di mitragliatori militari e fucili a pompa. È stato sventato dal coraggioso intervento di una guardia giurata e i rapinatori, dopo aver esploso decine di colpi in mezzo alla strada, sono scappati su due auto rubate e ritrovate poi a Chambave senza portare via neppure un euro. Il questore di Aosta, Maurizio Celia, ha definito l’assalto «un’operazione militare».
Michele Bassu, il latitante arrestato a Rivoli (Torino) dalla polizia, e i suoi due complici, avevano un piccolo arsenale. Durante la perquisizione all’interno delle loro auto sono stati sequestrati tre mitragliatrici, due fucili a pompa, una pistola semiautomatica, 12 candelotti di esplosivo da cava con detonatore e miccia, centinaia di proiettili, un flessibile, tre tende da campo e otto sacchi a pelo.
Bassu è accusato del sequestro dei dipendenti di una banca cagliaritana rapinata nel 2004. Deve scontare una pena – già indultata – di sei anni e nove mesi. Con lui sono stati arrestati i due pregiudicati Fabrizio Casanova, 41 anni, di Collegno (Torino), e Vincenzo Pasquino, 22 anni, di Torino. Le analisi della polizia scientifica diranno se le armi sono le stesse usate a Pollein.
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