Cronaca
01 novembre 2012
LA TRAGEDIA DI LEPORANO
L’ultimo saluto a Emidio e Rossana
«Morte appesantita da tanti perché»
L’omicidio-suicidio che ha lasciato tutti senza parole
Don Pasquale: «Un momento di prova difficile»
LEPORANO – «Affrontiamo un momento di prova appesantito da tanti perché». In queste parole pronunciate da don Pasquale Morelli durante l’omelia funebre erano descritti i sentimenti di dolore e rabbia provati dalla numerosissima folla che nel pomeriggio ha partecipato ai funerali di Emidio e Rossana Fanelli, padre e figlia, 57 e 30 anni, morti martedì in un modo così violento e incomprensibile: un omicidio-suicidio che ha lasciato tutti senza parole. Tre colpi di pistola, uno alla nuca della ragazza e due sotto il mento dell’ex guardia giurata che, affetto da un male incurabile, non sopportava di dover morire lasciando la figlia che adorava e dalla quale era altrettanto amato.
LA DISPERAZIONE – Nella chiesa madre gremita di gente, in prima fila vicino alle due bare affiancate, Antonietta Drago e Luana Fanelli, moglie e figlia dell’omicida-suicida, non hanno mai spesso di piangere. All’uscita dalla chiesa gli amici di Rossana hanno fatto volare in cielo dei palloncini bianchi. Alla cerimonia oltre ai parenti, conoscenti e semplici cittadini hanno partecipato anche tutti i consiglieri comunali di Leporano.