Cronaca
27 novembre 2012
Guardia giurata sparò ai ladri Accusato di tentato omicidio
Il precedente al caso di Caravaggio
I malviventi erano in fuga, così si è aggravata la posizione della guardia. Ora ha venti giorni per depositare le memorie difensive dopodichè la Procura chiederà il rinvio a giudizio
In questo caso, però, il colpo era stato sparato da una guardia giurata, iscritta nel registro degli indagati con l’accusa di lesioni volontarie. A sei mesi dai fatti, ora la Procura ha chiuso l’inchiesta, cambiando l’ipotesi di reato: la contestazione nei confronti del vigilante adesso è quella più grave di tentato omicidio. Secondo l’accusa, la guardia giurata avrebbe sparato mentre il 23enne stava scappando. L’avvocato dell’uomo avrà adesso tempo 20 giorni per presentare le memorie difensive. Dopodichè la Procura chiederà il rinvio a giudizio.
Tutto era successo intorno alle 2,30, quando era entrato in funzione l’allarme della ditta. L’antifurto era collegato con la centrale di un istituto di vigilanza, che aveva inviato due vetture. Quando gli agenti erano giunti sul posto i malviventi erano già all’opera. Dopo aver rotto un paletto di cemento della recinzione, erano entrati negli uffici, prelevando 800 euro dalla cassa e tagliando i cavi elettrici di alcuni computer. Ma l’allarme li aveva sorpresi e a quel punto avevano deciso di fuggire, lasciando i pc per terra. Una volta in cortile, si erano trovati di fronte le tre guardie giurate contro le quali avevano sparato alcuni colpi di pistola e lanciato delle grosse pietre. I vigilantes avevano risposto al fuoco, ferendo il 23enne, che era stato successivamente operato al San Raffaele di Milano.
M.A.