Sventata rapina a guardia giurata, tre fermi

Cronaca

9/10/2012 – 14:01

IL FATTO DEL GIORNO

Sventata rapina a guardia giurata, tre fermi

PISTOIA

b581b1983a33f09699db434a36c8e0.jpgConferenza stampa ieri mattina in Procura per illustrare i risultati positivi di un’indagine che ha consentito di sventare una rapina che stava per essere commessa in Valdinievole ai danni di una guardia giurata, incaricata di prelevare contanti e valori, dipendente di un’istituto di vigilanza a Montecatini. Il colpo era stato preparato da una banda di catanesi che, nei giorni scorsi aveva già compiuto una rapina in Lucchesia. Tre persone sono finite in carcere e sottoposte al fermo di indiziato, mentre altre due sono state segnalate alla procura. Le indagini sono state condotte dalla Guardia di finanza e dalla Polizia, con il coodinamento della Procura di Pistoia. Erano presenti alla conferenza stampa, il sostituto procuratore Giuseppe Grieco, il comandante della Finanza Ciro Natale, il vicequestore Paolo Cutolo, il comandante del nucleo della Finanza Mattia Gioacchino

Questi i fatti:

Nella notte tra il 5 e 6 ottobre, nell’ambito di indagini coordinate dalla procura della Repubblica di Pistoia, i finanzieri del comando provinciale di Pistoia, in collaborazione e con la partecipazione degli agenti della squadra mobile della questura di Pistoia, hanno eseguito tre provvedimenti di fermo indiziato di delitto emessi dalla procura nei confronti di altrettanti cittadini italiani per rapina in concorso e ricettazione.

I provvedimenti della magistratura sono stati l’epilogo delle risultanze di una più ampia attività di controllo coordinato del territorio, finalizzata alla prevenzione e repressione della ciminalità diffusa e della criminalità economica-finanziaria condotta dalle due forze di polizia sul territorio di Montecatini.

Nello specifico proprio negli ultimi giorni durante lo sviluppo delle risultanze dei servizi di controllo economico del territorio, la guardia di finanza aveva acquisito notizie sulla presenza nella zona di Montecatini di alcuni personaggi verosimilmente originari della Sicilia che, avvalendosi della connivenza di soggetti residenti nella Valdinievole, sarebbero stati in pocinto di pianificare e attuare alle prime luci del giorno 6 ottobee, una rapina in danno di una guardia giurata che avrebbe dovuto prelevare denaro e preziosi.

Nell’ambito della sinergia info – invstigativa e del coordinamento curato dalla Procura della repubblica, quanto appreso dai finanzieri era correlato ad ulteriori informazioni in possesso del personale della squadra mobile della Questura che, a sua volta, stava svogendo indagini relative a una rapina in banca già avvenuta ed avviate dopo il rinvenimento di un ciclomotore, da parte degli agenti del commissariato di Pescia, che probabilmente era stato utilizzato dai malviventi per una fuga.

Pertanto, sulla base delle direttive fornite dalla procura è stato predisposto a cura della Guardia di finanza e della Polizia un dispositivo sul “campo” che ha consentito di interrompere il piano criminoso prima del suo compimento, identificare tutti i componenti del sodalizio (tre dei quali sottoposti al fermo giudiziario) e attribuire la responsabilità di una rapina già effettuta in un’altra provincia qualche giorno prima.

Le persone sottoposte a indagine sono:

M.R., i anni 50 originario della provincia di Avellino, ma residente da tempo a Uzzano, nei cui confronti è stato eseguito il fermo indiziario di delitto per art. 110 3 628 cp

A.I., di anni 35 originario della provincia di Catania, nei cui confronti è stato eseguito un frmo d’indiziato di delitto per art. 110, 628 e 648 cp.

A.C., di anni 28, originario della provincia di Catania, nei cui confronti è stato eseguito un fermo ‘indiziato di delitto per art. 110, 628 e 648 cp

F.G., di anni 45 originario della provincia di Firenze e residente a Monsummano segnalato i stato di libertà per art. 56, 110, 628 cp.

S.L., di anni 25, originario della provincia di Catania ma residente a Monsummano segnalato in stato di libertà per art. 56, 110 e 628 cp.

In particolare è emerso che i componenti del gruppo si erano suddivisi ruoli e compiti, tanto che coloro che risiedevano nella provincia di Pistoia avrebbero individuato gli obiettivi dal colpire e fornito supposto logistico mentre quelli provenienti dalla provincia di Catania avrebbero materialmente eseguito le azioni criminose, riuscendovi solo in parte, secondo una ormai consolidata prassi noa come “pendolarismo del crimine”.

Durante le perquisizioni domiciliari e personali è stata anche sequstrata la somma in denaro contante di 13mila euro, che è risultata provento della rapina commessa ai danni della cassa di Risparmio di Lucca, agenzia di Lappato, come confermato anche da paralleli accertamenti che l’Arma dei carabinieri aveva in corso.

La responsabilità di questa azione è stata confermata in sede di interrogatorio da alcuni indagati dinanzi al pubblico ministero Luigi Boccia, che ha diretto l’intera attività investigativa.

Foto Carlo Quartieri

http://www.lavocedipistoia.com/a5777-in-trasferta-dalla-sicilia-volevano-rapinare-guardia-giurata-tre-arresti.html

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