Rapina in banca, disarmata la guardia

Cronaca

19 ottobre 2012

Rapina in banca, disarmata la guardia
Vigilante reso innocuo col trincetto, poi hanno razziato 9 mila euro e sono fuggiti

Il colpo all’Mps di Focette, poi la fuga su una Punto abbandonata nelle vicinanze

di DANIELE MASSEGLIA

1548226-lido_rap.jpgViareggio, 19 ottobre 2012 – “Uno dei due banditi mi ha puntato il trincetto alla gola e l’altro mi ha sfilato la pistola: ho avuto paura, ma poteva andare peggio”. Manuele Silvestri, viareggino, guardia giurata della ‘Securpol group’ di Lucca, descrive così i peggiori cinque minuti della sua vita. Li ha vissuti ieri, intorno alle 14.45, alla riapertura pomeridiana del Monte dei Paschi di Focette (anche se c’è ancora la vecchia insegna della Banca Toscana), in prossimità dell’incrocio tra via Cavour e il lungomare, dove presta servizio da qualche anno.

E’ ancora sotto shock dopo la rapina, fulminea, che ai banditi ha fruttato appena 9mila euro, con un ‘giallo’ ancora in sospeso: la pistola sottratta alla guardia giurata non è stata più ritrovata e a questo punto si fa strada l’ipotesi che i malviventi se ne siano impossessati, aumentando il grado di pericolosità di un’eventuale prossima rapina.

Mentre un terzo complice faceva da ‘palo’ nel piazzale esterno, a bordo di una Fiat Punto, i due banditi, di nazionalità italiana e sui 35-40 anni, sono entrati con un cappellino a visiera bassa. All’interno c’erano solo il direttore, tre impiegati e due clienti, oltre alla guardia giurata.

L’assenza del metal detector ha facilitato l’ingresso del trincetto con cui uno dei due ha intimato alla guardia di non muoversi. ‘Mi hanno urlato di stare fermo e di sedermi — racconta ancora Silvestri — altrimenti mi avrebbero fatto del male. Indossavano dei guanti in lattice e avevano, mi sembra, un accento meridionale: ho fatto quello che mi hanno detto’.

Dopo avergli sottratto la ‘Calibro 9×21’, i due hanno intimato agli impiegati di aprire il caveau e la cassaforte, ma subito dopo devono aver desistito e si sono fatti consegnare tutto il contante presente in quel momento in cassa. Poi sono fuggiti percorrendo via Carducci verso monti e abbandonando la Punto dopo qualche centinaio di metri, in via Pirandello: non è escluso che abbiano usato un’altra auto per far perdere definitivamente le loro tracce.

LA VICENDA, su cui indagano i carabinieri, non è finita a causa di due-tre elementi tutti da chiarire. Oltre al mancato ritrovamento della pistola, stamani infatti verranno visionati i filmati della telecamera posta all’ingresso della banca, sperando diano qualche indicazione in più. Fino alla curiosa testimonianza di una cittadina: mentre stendeva i panni sul terrazzo di casa, ha visto un bandito uscire di corsa dalla banca. ‘Pensavo avesse l’auto in divieto di sosta – confessa la donna – ma poi ha urlato ai ‘colleghi’ una frase in dialetto versiliese: ‘Un siete boni, ragazzi!’, l’ho sentita con le mie orecchie’. Chissà a cosa si riferiva.

http://www.lanazione.it/viareggio/cronaca/2012/10/19/788960-rapina_banca_disarmata_guardia.shtml

Rapina in banca, disarmata la guardiaultima modifica: 2012-10-20T11:30:00+02:00da sagittario290