Cronaca
26 ottobre 2012
Pur di avere un iPhone 5 rischia la pelle e la galera
Lo ruba, stende commessa e guardia giurata. Scappando fa un volo di 8 metri: ingessato e recluso in casa. Conselve: mattone al posto dell’iPad
di Elena Livieri
PIOVE DI SACCO. Lo voleva ad ogni costo, quell’iPhone5. Del resto è un must fra i giovani. Costasse un furto che degenera in rapina e in una rocambolesca fuga che finisce con una spalla fratturata e un arresto. È un conto salato quello che Adil Ouhmane, 24 anni, marocchino domiciliato a Piove di Sacco, si trova a dover pagare per l’ultimo ritrovato della telefonia a cui non ha saputo resistere.
L’ha rubato nel negozio di telefonia del centro commerciale Piazzagrande, ma è stato scoperto. Ha prima spinto la commessa che lo aveva richiamato, poi ha colpito con una ginocchiata la guardia giurata. E’ fuggito di corsa, ha scavalcato un muro senza rendersi conto che dall’altra parte c’erano 8 metri di vuoto. È piombato a terra ferendosi e si è nascosto nel vicino fossato dov’è rimasto fino all’arrivo dei carabinieri. Ingessato all’ospedale alla spalla fratturata, è stato spedito a casa, ai domiciliari. Dopo qualche ora se n’era già andato.
La rapina è avvenuta l’altra sera intorno alle 20. Una commessa dell’Expert, al piano terra del centro Piazza Grande, vede il ventiquattrenne prendere in mano un iPhone 5 che era in esposizione e strabuzza gli occhi quando si accorge che il ragazzo, con disinvoltura, strappa la catenella con l’antitaccheggio e si infila il telefono in tasca. La donna lo raggiunge e gli chiede di restituirlo. «Fatti gli affari tuoi» la cordiale risposta, accompagnata da uno spintone. Adil si affretta verso l’uscita del negozio e la commessa urla «Al ladro, al ladro».
Il giovane si trova la via sbarrata nella galleria del centro da una guardia giurata. Anche a questa rifila uno spintone e una violenta ginocchiata. Il ragazzo esce di corsa, corre sul lato orientale del centro, scavalca un primo muretto e poi un secondo. Non sa che dall’altra, però, c’è un salto di otto metri. Cade malamente sull’asfalto, lasciandosi intorno i pezzi dell’iPhone andato in frantumi. Nel frattempo arrivano i carabinieri. Cercano Adil dalle parti di via delle Monache e in pochi minuti lo trovano. Accovacciato immobile nel fossato, dolorante alla spalla ferita. Scatta l’arresto. In tasca i militari gli trovano pure 30 grammi di hashish. Il ventiquattrenne rimedia una gessatura per la frattura composta del capitello radiale. Il pm dispone per lui i domiciliari.
Brutta sorpresa invece per un conselvano, che s’è visto recapitare un mattone al posto dell’agognato iPad. Una truffa di cui è rimasto vittima Mathias Cotrilli, 26 anni, residente in via Vettorato, che aveva acquistato un iPad su internet pensando di aver fatto un vero affare. È successo qualche giorno fa, quando lo sfortunato internauta, che di professione fa l’elettricista, si è messo alla ricerca sui siti di compravendita online di un tablet computer a buon prezzo.
La sua attenzione è stata attirata da un’inserzione, a dir poco conveniente, pubblicata sul portale di aste online eBay. L’annuncio riguardava la vendita, da parte di un inserzionista non professionale, di un tablet iPad modello 3G di ultima generazione Apple a soli 380 euro, con spese di spedizione incluse nel prezzo. Il giovane padovano non ci ha pensato su due volte e ha acquistato immediatamente l’oggetto con la sua carta prepagata Postepay, versando sul conto corrente del venditore la cifra richiesta per l’acquisto. Come da accordi pattuiti con il venditore, Mathias ha atteso cinque giorni per la consegna del suo nuovo tablet. La spedizione è arrivata puntuale ed entro i termini previsti, ma si trattava di un vero e proprio “pacco”. L’amara scoperta è stata trovare che all’interno della scatola incellofanata non c’era il tablet comprato, ma solo un mattone, che in comune con l’iPad forse aveva solo il peso.