L’AQUILA: VIGILANTES, ALLARME UGL ”RISPETTO NORME E…

Cronaca

18 Ottobre 2012 – 15:21

L’AQUILA: VIGILANTES, ALLARME UGL ”RISPETTO NORME E COMPETENZE”

ic.jpgL’AQUILAIstituti vigilanza, l’Ugl lancia l’allarme. Condizioni di sicurezza per gli operatori, imprese che operano senza le necessarie autorizzazioni, norme non rispettate.

Tutte questioni che il segretario regionale, Piero Peretti, Cesare Di Giandomenico, segretario provinciale Ugl sicurezza hanno posto sul tavolo nel corso di un incontro con il Questore dell’Aquila, Stefano Cecere, recentemente trasferito ad Ancona.

“E’ stato un incontro proficuo ma ora aspettiamo i fatti, e soprattutto proporremo nuovamente la questione al nuovo Questore del capoluogo Francesco Alecci” spiega Peretti.

Una delle problematiche sollevate il numero delle pattuglie degli istituti di sorveglianza chiamate ad intervenire in caso di allarme. In una simile ipotesi le norme impongono che sul posto intervengano almeno due mezzi.

”Attualmente – ha detto Di Giandomenico – è difficile che si possa contare su un’altra pattuglia oltre a che quella chiamata ad intervenire in caso di allarme, che è sempre composta da un solo operatore, perché è impegnata, ad esempio in un servizio di sorveglianza in un’altra città, ad esempio Avezzano. Impossibile pertanto che possa intervenire tempestivamente in caso di allarme all’Aquila, o qualora si verifiche la situazione contraria. La legge c’è e i fondi ci sono, ma alcune imprese di vigilanza non rispettano questa norma nonostante i committenti paghino per avere un servizio completo”.

Per questo sul verbale dell’incontro è stato scritto ceh ”ci sarà la segnalazione al Prefetto (da parte del Questore, ndr) per ritirare la licenza di polizia agli Istituti di vigilanza privata che non hanno minimo due pattuglie di guardia giurata per intervenire su allarme”.

“Si fanno solo gli interessi di ’bottega’ – ha affondato il colo Peretti – mettendo in pericolo la sicurezza delle guardie giurate. Da anni che le istituzioni conoscono questo problema, ma nessuna è mai intervenuto. Va ricordato che, oltre alla vigilanza dei cantieri, le guardie giurate private possono dare un grande sostegno nel contrastare la microcriminalità che sta sensibilmente aumentando nel capoluogo dopo il terremoto. Un problema ancor più grave con l’abbandono della città da parte degli agenti aggregati dopo il terremoto”.

Di Giandomenico, poi, ha denunciato il fatto che ”all’Aquila esistono delle imprese private che effettuano la videosorveglianza presso alcuni obiettivi obiettivi sensibili senza avere le autorizzazioni di polizia che la legge impone” spiegando che ”nello scorso settembre è entrato in vigore il nuovo Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (Tulps) dal quale si ricavano innovazioni in ordine ai servizi svolte dalle guardie giurate dipendenti da Istituti di vigilanza privata, che svolgono servizi di sicurezza sussidiaria alle forze di polizia, escludendo chiaramente i compiti di polizia giudiziaria”.

“Nonostante questa nuova norma – ha chiosato Di Giandomenico – riscontriamo ancora diversi problemi, perché di fatto i vigilantes svolgono compiti di polizia giudiziari, ma non possono agire. Non abbiamo l’’autorizzazione, ad esempio, di ammanettare chi viene preso in flagranza di reato, possiamo essere anche multati, in caso di infrazione al codice della strada, come per esempio in caso di eccesso di velocità, anche se stiamo intervenendo con un urgenza dopo la segnalazione di un allarme. Anche in questi casi il Questore ha preso l’impegno di risolvere le problematiche. L’Ugl chiede con forza la soluzione di queste problematiche alla luce della riforma del Tulps”. (red)

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