Metronotte Safe, crisi in azienda chiesta la cassa per i dipendenti

Cronaca

03 agosto 2012

Metronotte Safe, crisi in azienda chiesta la cassa per i dipendenti

Si occupa di vigilanza e trasporto valori. Tra le sedi di Pavia, Vigevano e Crema lavorano 160 persone I sindacati: «Abbiamo evitato i licenziamenti, a settembre partiranno gli ammortizzatori sociali»

di Marianna Bruschi

image.jpgPAVIA. La crisi tocca il settore della sorveglianza e trasporto valori. I 160 dipendenti della Metronotte Safe, che ha la sede principale in viale Bramante, sono al centro di una trattativa tra l’azienda e i sindacati del settore. Da settembre sarà richiesta la cassa integrazione straordinaria.

«L’azienda ci ha reso partecipi di una situazione di difficoltà – spiega Gildo Comerci, sindacalista della Cisl – hanno perso un incarico che avevano in subappalto sul trasporto valori». «Inizialmente l’azienda voleva aprire la mobilità con licenziamenti del personale – aggiunge Lorena Bini, sindacalista della Cgil – siamo però riusciti a trovare una soluzione, e ora in una fase di conclusione della trattativa». Ancora non è stato definito il numero di dipendenti per cui sarà chiesta la cassa integrazione straordinaria. «La speranza è che in questo modo l’azienda riesca a risolvere i problemi economici», spiega Domenico Ciccone della Uil. L’azienda ha la sede principale a Pavia, e due succursali, una a Vigevano e una a Crema. Copre però anche il territorio di Lodi. Si occupa di vigilanza, trasporto valori e anche di contazione denaro. Dei 160 dipendenti totali quelli che gravitano sulla provincia di Pavia sono 115, compresi gli amministrativi delle sedi di Pavia e Vigevano. Non è stato possibile parlare con l’amministratore delegato della Metronotte Safe, che in questi giorni – rispondono nella sede di viale Bramante – non è in città. Le motivazioni della crisi le ricostruiscono dunque i sindacati.

La Metronotte aveva un appalto con una grossa società per quanto riguarda il trasporto valori, società che ha deciso di internalizzare il servizio. Perdere questo incarico ha portato a una improvvisa diminuzione del lavoro che in un primo momento aveva fatto temere per il licenziamento. «Il settore può sembrare inusuale – spiega Lorena Bini – ma bisogna pensare che in questo periodo circola meno denaro contante per le nuove normative, e così sarà in futuro. Di conseguenza sono diminuiti i servizi per il recupero dei contanti e temo che nei prossimi mesi saremo chiamati ad affrontare altre situazioni». «E’ un settore che negli ultimi tempi è cambiato – aggiunge Comerci – ci sono stati accorpamenti, nel settore lavorano le aziende più grosse». I sindacati sono riusciti a evitare i licenziamenti e ora, finito agosto e le ferie estive, si ritroveranno per la fine del mese per definire gli ammortizzatori sociali. In particolare da definire il numero di dipendenti che saranno interessati dalla cassa integrazione straordinaria. «Rispetto alla drammaticità della situazione il nostro giudizio è positivo – dice Comerci – anche grazie all’intervento dell’Unione industriali».

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Metronotte Safe, crisi in azienda chiesta la cassa per i dipendentiultima modifica: 2012-08-04T11:45:00+02:00da sagittario290