Guardie giurate al Catullo

Cronaca

13 agosto 2012

Guardie giurate al Catullo
Il Tar all’Enac: fuori gli atti

Aeroporto, accolta la richiesta del segretario del Savip. L’ente dovrà fornire i documenti sulla preparazione del personale

aeroporto_guardie--190x130.jpgVERONA —Sei anni. Con rigurgiti di ogni tipo, dalle smentite alle aule del tribunale. Era il 2006 e fu l’allora direttore aeroportuale dell’Enac, Valerio Bonato, a lanciare lo strale sulla gestione del personale della vigilanza privata del Catullo. Era una riunione «estiva» in prefettura, i primi giorni di luglio del 2006 ed era stata convocata per far chiarezza sulla gestione del servizio di vigilanza da parte dell’istituto La Ronda.

Una gestione che aveva portatoa una bega sindacale interna con il Savip, il sindacato autonomo vigilianza privata e che era sfociata anche in un’interrogazione parlamentare, naufragata in una risposta mai arrivata. Ma quella «bega» continua. E, a sei anni di distanza dal battesimo, quella diatriba sulla gestione, ma soprattutto sulla formazione del personale che al Catullo è addetto al controllo della sicurezza, potrebbe arrivare a una soluzione. E il tutto potrebbe accadere grazie a una sentenza del Tar.

Quel tribunale amministrativoal quali si è rivolto il segretario nazionale del Savip, Vincenzo del Vicario. Colui che sei anni fa sollevò la questione sulle formazione di quelle guardie, sostenendo che all’aeroporto veronese ne fossero impiegate alcune «prive delle abilitazioni necessarie all’espletamento dei servizi di sicurezza aeroportuale, conseguibili solo a seguito di un apposito corso di formazione professionale». Dichiarazioni, quelle fatte da del Vicario, che gli costarono una querela da parte della Ronda che svolge in appalto i servizi di sicurezza al Catullo. Del Vicario chiese all’Enac di Verona di accedere agli atti sulla formazione delle guardie giurate in servizio all’aeroporto e motivò la richiesta con una generica esigenza di difendere gli interessi degli stessi operatori. Domanda che però andò a vuoto, anche grazie a una prima sentenza del Tar che escluse che «un’associazione sindacale possa svolgere un controllo generalizzato sull’attività dell’amministrazione ».

Ma il segretario del Savip- e al Catullo lo sanno bene – è uno che non molla. Così il 5 marzo scorso ha presentato una nuova domanda, questa volta motivandola con la necessità di difendersi in giudizio a seguito della querela de La Ronda e, in qualità di segretario nazionale del Savip, «per tutelare gli interessi dei propri iscritti, chiedendo di conoscere gli atti concernenti gli esami sostenuti e le abilitazioni conseguite dalle guardie giurate in servizio presso l’aeroporto Catullo di Verona per l’espletamento dei servizi di sicurezza aeroportuale… con particolare riguardo agli atti preliminari attestanti la formazione effettivamente erogata e alla indicazione delle esatte date, indicate in modo completo, in cui è stata conseguita l’abilitazione ».

L’Enac locale, evidentemente fortedi come era andata la prima volta, ha risposto nuovamente picche. Ma stavolta è stato lo stesso Tar – a cui si è rivolto nuovamente del Vicario – a dire che no, che quei documenti devono essere prodotti, eccome. «La commissione per l’accesso – è scritto nella sentenza del 30 luglio scorso – non si è avveduta che la nuova domanda è diversa dalla precedente… Nel merito la medesima deve essere accolta perchè non sussistono motivi che giustifichino la sua reiezione…». In parole povere, quegli atti su come viene formato il personale addetto alla sicurezza del Catullo devono essere consegnati al segretario nazionale del Savip. L’Enac ha 30 giorni per dare l’accesso a quelle carte, ma del Vicario sa dritto per la sua strada.

«Il Savip – fa sapere -chiederà all’ente e alla presidenza del Consiglio il pagamento delle spese sostenute, riservandosi ogni ulteriore azione a difesa dei suoi interessi…». La sede scaligera dell’ente nazionale della protezione civile ha risposto che gli atti saranno a disposizione dal 27 agosto. Così, si spera una volta per tutte, si saprà come ogni singola guardia giurata che presta servizio al Catullo è stata formata e ha avuto l’abilitazione. E si potrà, forse, mettere la parola fine almeno su questa vicenda che riguarda l’aeroporto.

Angiola Petronio

http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2012/13-agosto-2012/guardie-giurate-catullo-tar-all-enac-fuori-atti-2111432108500.shtml

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