Antipirateria, presto ”contractors” sulle navi italiane

Sicurezza

02/08/2012

Sicurezza dei trasporti

Antipirateria, presto ”contractors” sulle navi italiane

Cancellieri.pngCancellieri in audizione al Senato: 439 attacchi nel 2011 in acque internazionali, «danni ingentissimi». Forze militari «prima essenziale forma di presidio».

Entro il 2012 sarà perfezionato il decreto del ministro dell’Interno che disciplina le modalità d’impiego degli operatori della sicurezza privata – i cosoddetti contractors – a bordo delle navi dirette in zone a rischio pirateria.

Lo ha assicurato lo stesso ministro Annamaria Cancellieri questo pomeriggio durante l’audizione di fronte alla Commissione Difesa del Senato, nell’ambito dell’indagine sulla normativa di prevenzione e repressione degli attacchi fatti da barchini di pirati ai mercantili nel Corno d’Africa e nell’Oceano Indiano.

Le guardie giurate, ha spiegato Cancellieri anticipando i contenuti del decreto, per prestare servizio ‘antipirateria’ a bordo delle navi dovranno superare, oltre a un corso base per addetti alla sicurezza sussidiaria, «anche un secondo stage finalizzato allo specifico contesto d’impiego operativo».

Un contesto, quello della pirateria marittima, che, con le «439 aggressioni registrate nel 2011 in tutti gli spazi marittimi internazionali» dalle quali sono derivati «danni ingentissimi», determina secondo il ministro «condizioni di grave vulnerabilità per la sicurezza della navigazione dei vettori marittimi e delle persone che vi sono addette, generando un’inaccettabile instabilità dei traffici commerciali e una situazione di forte precarietà».

Per contrastarlo e proteggere gli interessi nazionali, tuttavia, la «prima essenziale forma di presidio», ha chiarito il ministro, rimangono le nostre forze militari alle quali la legge 2 agosto 2011, n.130 (che contiene, tra le altre, misure urgenti antipirateria), assegna «un ruolo centrale e primario nell’azione dispiegata a favore della armatoria italiana».

In quest’ottica è estremamente opportuno, ha ribadito Cancellieri, «mantenere in termini di sussidiarietà il rapporto intercorrente tra l’utilizzo dei nuclei militari di protezione della Marina Militare e quello dei cosiddetti contractors».

Riguardo a questi ultimi, cioè alle guardie giurate da impiegare a presidio delle navi, il ministro ha sottolineato l’attenzione alla professionalità, ricordando che «la legge accorda preferenza agli operatori della sicurezza privata che abbiano prestato servizio nelle Forze Armate, anche come volontari».

Tornando al decreto, Cancellieri ha spiegato quali saranno le modalità di imbarco e sbarco delle armi: imbarco non solo dal territorio nazionale ma anche dai porti limitrofi alle zone a rischio pirateria, tenuto conto che nella maggior parte dei casi le rotte non sono programmate prima della partenza ma quando le imbarcazioni si trovano già in acque estere.

Una scelta funzionale, ha evidenziato il ministro, che in linea con la normativa di primo livello «consente di limitare la disponibilità delle armi a bordo al tempo strettamente necessario ai servizi di protezione».

FONTE – Ministero dell’Interno, Comunicato Stampa 31/7/2012

A cura della Redazione

http://www.ipsoa.it/SicurezzaAmbiente/antipirateria_presto_contractors_sulle_navi_italiane_id1091386_art.aspx

Antipirateria, presto ”contractors” sulle navi italianeultima modifica: 2012-08-03T11:30:00+02:00da sagittario290