Lonigo, legato alla sedia nel proprio locale da due rapinatori

Cronaca

03/07/2012

Lonigo, legato alla sedia nel proprio locale da due rapinatori

LONIGO. Disavventura per il titolare di una sala giochi in via Gramsci. Riesce a dare l’allarme schiacciando con il naso il pulsante del telecomando della vigilanza privata

459832_369555_resize_253.jpgLonigo. Legato a una sedia con del nastro adesivo, riesce a piccoli saltelli ad arrivare al bancone dove c’è il telecomando per dare l’allarme alla vigilanza privata. Riesce a schiacciare il pulsante con il naso, e viene liberato. Episodi del genere sembrano appartenere solo alla fantasia di qualche sceneggiatore, ma è proprio quanto è successo realmente domenica notte a Lonigo, nella sala giochi “Arcobaleno” nei pressi dell’omonimo bar in via Gramsci, nel quartiere Dalmazia.

Involontario protagonista il titolare del locale. Luigi Oliverio, residente a Santo Stefano di Zimella, vittima di un tentativo di rapina.

«Stavo per chiudere il locale dopo aver commentato con gli ultimi clienti il risultato della finale europea – racconta Oliverio – Poco dopo le undici e mezza, quando ero rimasto da solo e avevo appena cominciato a fare le pulizie, sono entrati due individui mai visti prima. Erano a volto scoperto e parlavano in italiano con un accento dell’Est Europa».

«Uno di loro ha tirato fuori una pistola – continua il racconto di Oliverio – e mi ha intimato di sedere su una delle seggiole che si trovano nella sala. L’altro mi ha legato le mani dietro la schiena usando un cordino elastico e del nastro adesivo. Non saprei dire se la pistola fosse vera oppure un giocattolo. Di sicuro, però, mi sono spaventato e ho assecondato le loro richieste senza tentare nessuna reazione».

Obiettivo dell’irruzione erano i soldi contenuti nelle macchinette per il gioco e nel distributore per il cambio delle monete. I due si sono affaccendati attorno alle apparecchiature armati di un grosso cacciavite, senza riuscire però a forzarle.

«Le macchinette sono blindate e non è così facile scassinarle – continua Oliverio – Dopo circa un quarto d’ora di vani tentativi, i due si sono spaventati sentendo dei rumori provenire dall’appartamento che si trova sopra la sala giochi e se ne sono andati».

A questo punto per il gestore del locale è cominciata la seconda parte dell’avventura, meno drammatica ma ugualmente impegnativa.

«Ero da solo nella sala, legato come un salame, con il rischio di dover passare così tutta la notte prima che qualcuno venisse a soccorrermi – racconta ancora -. A piccoli salti sono riuscito a portarmi con la sedia nei pressi del bancone dove si trovava il telecomando per lanciare l’allarme alla vigilanza privata. Mi sono avvicinato e ho premuto il tasto con il naso. Subito dopo hanno cominciato a telefonarmi ma naturalmente non potevo alzare la cornetta. Tempo una decina di minuti e sono arrivati gli agenti di una pattuglia a liberarmi». I danni alle apparecchiature sulle quali i due aspiranti scassinatori si sono cimentati non sono molto gravi e dal locale non risulta essere stato asportato niente. Restano, per Luigi Oliverio, il ricordo di una brutta esperienza e la rabbia che sempre subentra in chi è costretto a vivere violenze del genere.

La sala giochi è stata aperta nello scorso ottobre e questo è il primo tentativo di rapina di cui è fatta oggetto. A farla entrare nel mirino dei malviventi è stata forse la sua posizione periferica rispetto al centro della città, in un quartiere residenziale che a una certa ora della sera è molto poco frequentato.

Il fatto è stato denunciato ai carabinieri della stazione di Lonigo, i quali hanno avviato le indagini.

Lino Zonin

http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/dalla_home/382088_lonigo_legato_alla_sedia_nel_proprio_locale_da_due_rapinatori/

Lonigo, legato alla sedia nel proprio locale da due rapinatoriultima modifica: 2012-07-04T11:15:00+02:00da sagittario290