Colosso della vigilanza nei guai per evasione fiscale

Cronaca

27/07/2012

INDAGINE DELLE FIAMME GIALLE IN TUTT’ITALIA

Colosso della vigilanza nei guai per evasione fiscale

Union Delta gestisce l’appalto in numerosi aeroporti

Massimiliano Peggio

TORINO

caselle--330x185.jpgBufera giudiziaria sulla Union Delta srl, colosso della vigilanza con importanti appalti pubblici e privati: gli aeroporti di Torino e Bologna, società di telefonia, Iren Energia, alcuni tribunali, tra cui Palazzo di Giustizia di Milano. Il nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Torino ha perquisito gli uffici della società, acquisendo documenti contabili e l’archivio informatico. Indagato l’amministratore delegato, Ezio Morettini. L’accusa è di evasione fiscale.

Nell’inchiesta, coordinata dal pm torinese Vincenzo Pacileo, sono coinvolte altre 13 imprese di vigilanza. Anche queste società sono state perquisite, con un complesso blitz che ha impegnato più di 300 finanzieri in 18 province: dodici in tutto le persone indagate, rappresentanti legali e soci. L’operazione, gestita dagli uomini del generale Giuseppe Gerli, è scattata ieri per ottenere «elementi probatori di un’associazione coinvolta in fallimenti in serie, strumentali ad un’evasione fiscale, calcolata in 15 milioni di IVA e 9 milioni di ritenute non versate all’Erario».

Secondo le indagini, l’evasione sarebbe frutto di un «sistema fraudolento» utilizzato da anni: le imprese, dopo aver raggiunto «dolosamente uno stato d’insolvenza», venivano scorporate seguendo uno schema collaudato, riconducibile all’Union Delta. La parte sana confluiva in nuove società, attraverso la cessione di rami d’azienda, mentre alle vecchie imprese «portate al fallimento o formalmente trasferite in altre sedi d’Italia o all’estero, restavano i debiti tributari». In questo modo «il “core business” proseguiva attraverso nuovi soggetti giuridici». A dare l’avvio all’indagine è stata la scoperta di nomi ricorrenti all’interno delle società: stessi amministratori o soci, in alcuni casi «parenti o persone di fiducia». Due manager, considerati dagli investigatori dei «prestanome», avrebbero già ammesso di aver aderito, più o meno consapevolmente, a questo «schema fraudolento».

Ezio Morettini, amministratore dell’Union Delta, non ci sta a vestire i panni dell’evasore. «La situazione del settore vigilanza è piuttosto omogenea in tutta Italia – dice -: la maggior parte delle aziende sono in crisi di liquidità, non riescono a farsi pagare dai clienti, in particolare dagli enti pubblici. Nel mio caso, ad esempio, la Regione Lazio mi deve da mesi un sacco di soldi. Ad Alessandria, grazie al default del Comune, non so se riuscirò a incassare i compensi per la vigilanza del tribunale». Respinge poi il collegamento con altre società coinvolte nell’inchiesta: «Con alcuni degli indagati non ho mai avuto rapporti. Sono imprese che non conosco». Afferma: «Altro che evasori, siamo vittime: il 60 per cento delle società italiane di vigilanza non sono riuscite a pagare la quattordicesima. Noi l’abbiamo fatto in due tranche».

Tema, questo, che sarà discusso a Roma, il 30 luglio, con le rappresentanze sindacali. Solo a Torino la Union Delta conta 200 dipendenti. «Il quadro che emerge dall’indagine è grottesco – dice Luca Pantanella dell’Ugl torinese – da una parte le accuse di evasione, dall’altra i lavoratori senza quattordicesima». Aggiunge: «In attesa che la magistratura faccia luce su eventuali responsabilità, chiederemo ai committenti di farsi carico direttamente degli stipendi, per evitare che sia il personale a rimetterci. Personale peraltro molto qualificato».

http://www2.lastampa.it/2012/07/27/cronaca/colosso-della-sicurezza-nei-guai-per-evasione-fiscale-cs9VHvuNpMj5UoTRB0yu6O/index.html

Colosso della vigilanza nei guai per evasione fiscaleultima modifica: 2012-07-28T12:00:00+02:00da sagittario290