Assalto tecnologico al blindato

Cronaca

14 luglio 2012

IL CASO

Assalto tecnologico al blindato
Colpo studiato in ogni dettaglio

I malviventi non hanno lasciato nulla al caso, nella rapina al furgone della «North East service»: avevano installato un apparecchio per bloccare l’allarme

assalto_blindato--190x130.jpgROVIGO — Nel blindato della «North East Service» rapinato giovedì mattina i banditi avevano piazzato un apparecchio per impedire il funzionamento dell’allarme presente nell’automezzo. Il «jammer», così si chiama il congegno, era dentro lo zaino con la finta bomba mostrato al conducente del mezzo. Il vigilante sequestrato, il 28enne Paolo Stramandinoli che è stato dimesso giovedì sera dall’ospedale, aveva infatti tentato di azionare l’allarme quando è stato costretto a dirigersi verso vicolo Foscolo alla guida del portavalori sotto la minaccia dell’ordigno.

Uno sforzo purtroppo inutile perché il segnale Gps dell’allarme era stato interdetto dall’apparecchio, concedendo alla banda minuti preziosi per la rapina e la fuga. Intanto continuano le indagini. La Procura ha disposto degli accertamenti sul «jammer », abbandonato dai rapinatori dentro lo zaino, per scoprire dove possa esser stato acquistato. Una traccia che, se dovesse concretizzarsi, potrebbe rivelarsi preziosa nell’individuazione dei malviventi che l’altra mattina hanno rubato oltre 600.000 euro sequestrando la guardia giurata. A dimostrazione dell’assoluta accuratezza con la quale è stato preparato l’assalto, è emerso anche che i rapinatori sapevano che ci volevano due persone per aprire il caveau del blindato. Anche nel caso fossero stati perfettamente al corrente delle procedure tecniche per questo tipo di azione, come poi è avvenuto. Infatti sono saliti in due nel furgone, e sempre in coppia hanno operato per prendere i soldi dopo aver immobilizzato Stramandinoli legandogli le mani dietro la schiena con delle fascette di plastica. La polizia scientifica sta completando il campionamento delle impronte digitali nel furgone, mentre la squadra mobile sta acquisendo dalle telecamere di sicurezza del Comune tutte le immagini alla ricerca della targa dell’Alfa 147 usata dai banditi per la rapina e la fuga.

Mentre al momento non c’è ancora nessuna traccia della macchina. Né sono emersi elementi interessanti invece per quanto riguarda l’analisi del percorso del blindato di giovedì mattina. Le tappe per la consegna del denaro ai vari istituti di credito cambiano ogni mattina. Le riprese delle telecamere di sorveglianza di «Rovigo banca», davanti alla quale è avvenuto l’assalto vero e proprio poco prima delle 8, mostrano che l’Alfa 147 di colore scuro usata dai banditi ha parcheggiato davanti al blindato. Una mossa sicuramente dettata dall’esigenza di tagliare la strada al portavalori in caso di fuga. Dall’auto sono scesi in due, vestiti come guardie giurate ma entrambi con cappellino con visiera e occhiali da sole. In meno di 90 secondi hanno costretto il vigilante a partire verso Ferrara, sempre sopravanzati dall’Alfa guidata da un complice. Per gli inquirenti è un’altra indicazione dell’elevato livello di preparazione del colpo da parte dei malviventi.

http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2012/14-luglio-2012/-assalto-tecnologico-blindato-colpo-studiato-ogni-dettaglio-2011010165769.shtml

Assalto tecnologico al blindatoultima modifica: 2012-07-15T11:45:00+02:00da sagittario290