Cronaca
Domenica 10 giugno 2012 07:09
Consiglio regionale, falso allarme bomba
Lo fa scattare marinaio spagnolo ubriaco
L’uomo, sbarcato da una nave militare ancorata in porto, ha indicato ai vigilantes dell’edificio la presenza di un ordigno su una moto parcheggiata nelle vicinanze.
Un allarme bomba è scattato ieri mattina davanti alla sede del Consiglio regionale. Sul luogo le forze dell’ordine, e blocco della strada antistante l’edificio. Gli artificieri dei Carabinieri hanno accertato che nessuna bomba si trovava nell’area e l’allarme è cessato.
E’ accaduto che un marinaio spagnolo ubriaco, sbarcato da una nave militare ancorata in porto, abbia indicato ai vigilantes del Consiglio la presenza di un ordigno. Poco dopo vi è stata la verifica degli specialisti che hanno accertato come la segnalazione fosse priva di fondamento. Il militare a conclusione delle procedure di rito (un fascicolo sarà trasmesso alla magistratura) è stato riaccompagnato sulla nave.
Poco dopo le 7 i carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia e gli artificieri del Comando provinciale sono intervenuti in via Porcile dove, poco prima, gli agenti dell’istituto di vigilanza, che operano a tutela del palazzo del Consiglio regionale, avevano attivato il 112 segnalando che un militare straniero si era rivolto loro dichiarando la presenza di un ordigno su un motoveicolo parcheggiato nei pressi. Anche se l’indicazione non appariva particolarmente attendibile, a causa dello stato di alterazione alcoolica del militare, è stata ugualmente isolata la zona, bloccando il transito pedonale e delle auto. Gli artificieri dell’arma poco dopo hanno confermato: nessuna bomba.
Il responsabile della segnalazione è risultato essere un marinaio imbarcato su una nave della Marina spagnola in transito dal porto di Cagliari, ed impegnata assieme ad altre unità navali di vari Paesi dell’Alleanza atlantica in un’esercitazione della Nato. Al termine degli accertamenti di rito, svolti nella caserma dei via Nuoro il marinaio è stato riaccompagnato a bordo dell’unità navale.
http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/276566