Commando armato assalta portavalori

Cronaca

01 giugno 2012

SULLA STATALE 7 TRA ORIA LATINO

Commando armato assalta portavalori
Due guardie giurate ferite lievemente

Presi di mira 2 mezzi della Sveviapol alle 7 di stamattina I 15 rapinatori hanno bruciato mezzi usati per il colpo

a_672-458_resize.jpgBRINDISI – Assalto a due portavalori, con conflitto a fuoco e incendio, sulla Statale 7 tra Oria e Latiano: due guardie giurate sono rimaste ferite, per fortuna in maniera lieve. Il bottino eseguo: pare che i rapinatori abbiano preso solo qualche sacco di monete.

L’ASSALTO– La rapina è stata messa a segno attorno alle 7 di questa mattina da un commando, armato di fucili a pompa e a canne mozzate, composto da almeno 15 persone, che viaggiava a bordo di tre diverse autovetture. La banda ha atteso l’arrivo dei due furgoni dell’istituto di vigilanza «Sveviapol» e ha utilizzato le tre automobili (poi risultate rubate) per bloccare la marcia dei due blindati che trasportavano denaro.

LE INDAGINI– Dei tre veicoli utilizzati dai banditi, il Suv, una Land Rover, è l’oggetto di un’altra rapina compiuta alle prime luci dell’alba a Ceglie Messapica, zona in cui si stanno concentrando, oltre al resto del Brindisino, le ricerche dei carabinieri del comando provinciale di Brindisi e delle compagnie di San Vito e Francavilla Fontana che hanno istituito numerosi posti di blocco.

LA FUGA– I malviventi sono riusciti a fuggire con una parte dei contanti trasportati: hanno tentato di forzare una cassaforte interna a uno dei due mezzi assaltati, ma non ci sono riusciti. Prima di far perdere le proprie tracce hanno dato fuoco ai mezzi da loro utilizzati: un furgone Ducato, una Scenic e una Jeep. Sul posto carabinieri, vigili del fuoco e due ambulanze del 118: i sanitari hanno subito soccorso i vigilantes feriti nell’impatto. Coinvolti anche altri automobilisti che viaggiavano sulla superstrada, in direzione Francavilla Fontana, proprio in quegli istanti concitati: il traffico sulla Brindisi – Taranto è rimasto a lungo bloccato, nel tratto compreso tra Oria e Latiano, per consentire agli investigatori di effettuare i rilievi e ai pompieri del comando provinciale di Brindisi di spegnere le fiamme che hanno distrutto i veicoli e mettere in sicurezza la zona.

LA PROTESTA– Le guardie giurate che viaggiavano a bordo dei due blindati presi di mira dai banditi sono tutte salentine e si stavano recando a Taranto. Proprio a Lecce, il 28 maggio scorso, i lavoratori degli istituti di vigilanza privati avevano fatto sentire la propria voce, attraverso i sindacati di categoria, protestando per la scarsa sicurezza dei lavoratori durante i lunghi viaggi. Rimarcavano i rischi ai quali sono esposti e chiedevano interventi efficaci, «prima che accada l’irreparabile» avevano detto. Secondo i rappresentanti sindacali, infatti, per mantenere gli standard minimi di sicurezza, è necessaria la scorta di una pattuglia di polizia ogni 10 chilometri.

LA NOTA DI MANTOVANO AL PREFETTO DI BARI– « L’improvvida decisione della Banca d’Italia di concentrare a Foggia la sede pugliese che distribuisce il contante sull’intero territorio regionale aumenta notevolmente i rischi di rapine a furgoni portavalori e, come è accaduto qualche ora fa sulla SS 7, vicino Latiano, riporta a scene che non si vedevano dal 6 dicembre 1999, quando accadde la strage della Grottella. La quantità di uomini (circa 15) e di mezzi, armi da guerra incluse, impiegati per assalire i due autoveicoli della Sveviapol attesta una predisposizione di bande criminali organizzate ad hoc e una risolutezza che inquieta. Sorprende non poco che, in una situazione mutata in peggio – a causa della più estesa circolazione di cash e della ripresa di questo tipo di rapine – non sia stato predisposto un analitico e dettagliato piano regionale di prevenzione, ovviamente d’intesa con gli Istituti di vigilanza che svolgono questo servizio. Se invece le notizie fossero imprecise e il piano fosse stato predisposto, vi è l’esigenza di rettificarlo, alla luce di quanto accaduto: va certamente constatato il pronto intervento dei Carabinieri sulla Ss 7, ma sarebbe stato meglio se un piano degno di questo nome avesse prevenuto una aggressione che ha avuto caratteri bellici con una seria “bonifica” del territorio interessato dal trasporto di contante. Per questo – conclude l’ex sottosegretario – Le chiedo di convocare con urgenza una riunione di conferenza regionale sulla sicurezza, che predisponga quanto avrebbe già dovuto funzionare a seguito delle scelte di Bankitalia. Con urgenza vuol dire già dalle prossime ore: la gravità di quanto accaduto vieta ogni ritardo».

Roberta Grassi

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