Attualità
11 giugno 2012| Ora 21:35
Caso Ancr-Ivu, sette rinviati a giudizio
Processo a gennaio. Savip: denunciamo da anni
Roma, 11 giu. (TMNews) – Il caso Ancr-Ivu approderà in Tribunale. Il giudice dell’udienza preliminare di Roma accogliendo le richieste del pm Paolo D’Ovidio, ha disposto il rinvio a giudizio di sette persone che devono rispondere, a vario titolo, del crack che ha coinvolto l’azienda specializzata in vigilanza privata. L’inchiesta, iniziata nel 2009, era partita dal fallimento di alcune società e dalla svendita di alcuni immobili. Il risultato del cattivo operato era stato all’epoca un buco di oltre 80 milioni di euro nel bilancio. L’Ancr-Ivu è sorta da una costola dell’Associazione nazionale combattenti e reduci. Della decisione presa oggi dal Gup si è detto soddisfatto il sindacato di categoria Savip che con il suo segretario nazionale, Vincenzo Del Vicario, ha spiegato: “Da tempo abbiamo inoltrato dettagliate denunce all’autorità giudiziaria. Non ci siamo piegati alle intimidazioni a colpi di carte bollate da parte di chi oggi è stato mandato a processo, ma abbiamo continuato a denunciare le stranezze che tanto hanno nociuto alla sorte delle aziende e a quella dei lavoratori”. I primi esposti del Savip risalgono al 2005. Davanti alla sezione fallimentare del Tribunale civile di Roma ci sono diversi procedimenti per alcune società fallite. Il sindaco Rdb, che con i suoi rappresentanti sta seguendo anche questo filone, ha spiegato: “Il processo penale che comincerà a gennaio aiuterà a fare chiarezza su quanto avvenuto e sui soldi sottratti alla collettività”.
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