Cronaca
21 giugno 2012
Banda dei kalashnikov tre condanne, 11 anni a Ballone
L’ex componente della banda Battestini accusato del colpo da due milioni a Dragonara Pene pesanti anche a Longo e Perfetti. Tra i sei assolti anche l’ultrà biancazzurro Nobile
di Simona De Leonardis
Assolti per non aver commesso il fatto, invece, i pescaresi Paolo De Luca e l’ultrà biancazzurro Mimmo Nobile (difeso dall’avvocato De Marco) e il vastese Antonio Torino (avvocato Danielle Mastrangelo). Quanto agli altri colpi, sono stati assolti per non aver commesso il fatto De Luca (avvocato Di Mascio), Giorgio Di Luzio (avvocato Valerio Argentieri) e Torino accusati della rapina da 282mila euro del 9 dicembre 2003 a un altro portavalori Ivri; De Luca, Miranni, Rutigliano e Nobile per la rapina all’area di servizio Sarni a Brecciarola il 16 febbraio 2002 ; De Luca, per la rapina alla Banca di credito cooperativo Sangro di Miglianico del 4 aprile 2002, e per il furto di 311 colli di camice a Chieti tra il 22 e il 28 dicembre 2002 per cui invece è stato condannato Perfetti. Accuse costruite sulla base delle dichiarazioni rese, salvo poi ritrattarle in sede di incidente probatorio, da Mancinelli. Ma proprio sull’attendibilità di quest’ultimo si è giocata la partita tra accusa e difesa.
In particolare, l’avvocato Di Mascio, difensore di Ballone e De Luca, nell’ultima udienza ha fatto riferimento proprio alla rapina all’autogrill di Brecciarola per dimostrare l’inattendibilità di Mancinelli il quale aveva raccontato di aver organizzato il colpo con De Luca e i romani Miranni e Rutigliani, esecutori della rapina, salvo poi essere contraddetto dalla stessa parte offesa che invece riconobbe il rapinatore in un pugliese residente in Veneto. Una circostanza che ha convinto il pm Falasca a chiedere l’assoluzione per i romani, offrendo l’assist a Di Mascio per dimostrare l’inattendibilità di Mancinelli anche per quanto riguarda il colpo a Dragonara dove, l’unico a essere riconosciuto da una delle guardie giurate fu proprio Mancinelli, descritto come il conducente del Doblò che supera il portavalori con il lampeggiante acceso prima di bloccarlo. Una testimonianza che ha contraddetto quella di Mancinelli, che aveva invece raccontato di essere seduto sul lato passeggero mentre De Luca guidava, e che venerdì ha convinto il collegio giudicante ad assolvere De Luca. Discorso a parte per Perfetti, che dopo l’arresto del 2007 aveva fatto ritrovare delle armi rendendo una serie di testimonianze in cui accusava se stesso e altri. Accuse che però, nell’udienza del 2 maggio non ha confermato, avvalendosi della facoltà di non rispondere. Quanto a Ballone e a Longo: i due sarebbero stati inchiodati dagli accertamenti su due schede telefoniche attivate alle 5,32 di quel 3 febbraio, un’ora prima dell’assalto, in zone compatibili con le loro residenze, in via Tirino e Zanni. Su questo la difesa punterà le motivazioni dell’appello.