Vertenza Guardie Giurate, l’appello di Petraroia al Prefetto e alle…

Politica

30/04/2012 ore 17:06

Campobasso

Vertenza Guardie Giurate, l’appello di Petraroia al Prefetto e alle Istituzioni per il Primo Maggio

In Italia operano 5 mila guardie giurate che svolgono una funzione delicata di tutela della sicurezza pubblica in condizioni contrattuali difficili, con continui mutamenti di società, crescenti fenomeni di precarietà, collocazioni sempre più ricorrenti in cassa integrazione, mobilità e disoccupazione fino ai licenziamenti veri e propri. I lavoratori del settore mettono a repentaglio la propria vita, vengono uccisi nell’esercizio del dovere e svolgono questa attività con rari riconoscimenti e scarse certezze sul futuro. Operano tutto l’anno senza conoscere la distinzione tra i giorni festivi e quelli normali, o tra la notte ed il giorno, ma con impegno e dignità assolvono ai propri compiti che non sono dissimili da quelli esercitati dalle Forze dell’Ordine. Il salario è modesto, e non sempre viene erogato secondo i parametri contrattuali ed entro le scadenze previste con conseguenti disagi per le Guardie Giurate e le loro famiglie. Mi ha colpito profondamente la lettera al Capo dello Stato di Miriam, una lavoratrice del settore che non ha retto più e lo scorso mese si è tolta la vita. Tra le righe c’è il dolore di una dignità calpestata, di un’umanità vilipesa e di una precarietà che ti ferisce nell’animo.

Una lettera che ammonisce le nostre coscienze e ci intima di cambiare rotta perché le persone non sono oggetti ed i loro diritti di cittadinanza non sono mercificabili.

E contestualizzando il disagio delle Guardie Giurate sul nostro territorio, in occasione della Festa del Lavoro, mi appello alla sensibilità della Regione e degli Uffici di Governo del Ministero degli Interni, per ricordare a ciascuno di noi che tra due mesi scadrà la disoccupazione per i 10 lavoratori ex-Molise Security, dopo un calvarioiniziato il 23 maggio 2009, impegni disattesi, fallimento aziendale e licenziamento definitivo. Tutte le proposte sindacali tese a impegnare attivamente e gratuitamente queste persone durante il periodo di vigenza degli ammortizzatori sociali sono cadute nel vuoto, insieme alle ipotesi di creare una banca dati delle Guardie Giurate del Molise con priorità a reimpiegare i detentori di pistola e porto d’armi in mobilità, prima di far entrare altri lavoratori alle dipendenze di nuove società.

Sono pronto ad adoperarmi di concerto con la Commissione Lavoro con la Giunta Regionale, la Prefettura e la Questura, per individuare una soluzione concreta per i 10 lavoratori della Molise Security e lancio un appello alla vigilia del Primo Maggio perché il valore del lavoro e la dignità umana riassumano la centralità e la considerazione che meritano da parte di tutte le Istituzioni.

http://www.primapaginamolise.com/detail.php?news_ID=47805&goback_link=index.php#commento_new