Cronaca
Sabato 19 Maggio 2012 – 13:13
Assalto al furgone, la guardia giurata:
«Ho visto la morte in faccia»
Intervista a Mario, l’agente che ha affrontato i banditi
ROMA – «Pensavo fosse un gioco. Ho visto un uomo aggrappato alla guardia giurata. Poi sono spuntate le pistole e ho sentito i colpi. Mi sono gettato sotto una macchina». Parla ancora impaurito, Mario, 65 anni, che ieri mattina era su quel tratto di strada in via Marcotti all’angolo con via Simoni.
«Il bandito, con una tuta da spazzino, è rimasto a terra ferito – racconta un’abitante residente – gli usciva il sangue da una gamba. Ha gridato “mi arrendo”, poi ha chiesto una sigaretta». «Ero in casa – racconta una pensionata – ho sentito gli spari. Credevo che fossero i rumori dei lavori stradali. Dal balcone ho visto le volanti della polizia percorrere via Marcotti contro mano e a sirene spiegate. Sotto, vicino alle Poste, un uomo a terra nel sangue». Il bar all’angolo si era riempito dei soliti clienti che, terminata la sparatoria, si aggiravano sbigottiti tra i reperti: bossoli, una pistola, macchie di sangue, gli scooter abbandonati dai rapinatori. «Ero dietro il bancone – racconta la titolare del panificio a pochi metri dalla sparatoria -. Ho visto un uomo che prendeva alle spalle una delle due guardie giurate. Poi i colpi di pistola, la colluttazione. Il bandito a terra ferito. Mi sono chiusa dentro».
I vigilantes che hanno risposto al fuoco hanno gli sguardi impauriti, sono impietriti dallo spavento. «No so cosa dire, sono padre di famiglia, ho visto la morte in faccia», dice uno di loro prima di essere portato negli uffici della Mobile. «Ora la situazione è un po’ migliorata grazie agli interventi della polizia – raccontano i residenti – Fino a qualche mese fa c’erano parecchie rapine nella zona».